CASSINO – Pasquetta Epifania, 32esima edizione:
Tutto pronto per la XXIII edizione della Pasquetta Epifania. Il presidente dell’associazione culturale ‘Vecchia Cassino’, Antonio Marzocchella, non nasconde l’entusiasmo nell’annunciare le novità introdotte quest’anno.
“Insieme allo staff e al presidente del comitato organizzatore Roberto Lillo – commenta Antonio Marzocchella – abbiamo pianificato il percorso e le varie fermate che effettueremo nel corso di domenica notte. In totale faremo poco più di cinquanta soste: apriremo nella chiesa di San Giovanni domenica pomeriggio alle ore 15.00 e chiuderemo la notte alle tre in Piazza De Gasperi, dinanzi al Comune”. Come da tradizione tutta la città domenica notte aspetterà l’arrivo degli orchestrali e dei cantori che, sfidando le rigide temperature, annunceranno, casa per casa, le note di un canto melodioso: la Pasquetta Epifania. Un inno antico che, in ogni angolo della città Martire, diffonderà l’arrivo della befana e la fine delle feste. A suonare le note dell’inno saranno i giovani talenti della banda Don Bosco Città di Cassino, diretti dal M° Marcello Bruni. Le voci saranno quelle dei cantori dell’associazione. Il programma dell’evento prevede la prima tappa all’interno della ristrutturata chiesa di San Giovanni Battista. Da lì il gruppo partirà alla volta dell’abbazia di Montecassino, dove alle 16.30 si esibirà nel Chiostro Bramantesco alla presenza dell’abate dom Donato Ogliari. Da Montecassino il gruppo raggiungerà Largo Dante per spostarsi, subito dopo, in piazza Diaz dinanzi la Banca Popolare del Cassinate. Alle 20.00 musici e cantori si metteranno in cammino da rione Colosseo per arrivare alle 21.15 nella chiesa di Sant’Antonio per la sosta clou. Le note della Pasquetta riecheggeranno all’interno della parrocchia alla presenza del vescovo Gerardo Antonazzo, del sindaco Enzo Salera e delle autorità locali. “Sarà un momento molto sentito e particolare” annuncia il M° Marcello Bruni, il quale continua: “Tra qualche settimana ricadrà il decennale della morte del M° Pio Di Meo. Così, insieme ai presidenti Marzocchella e Lillo e all’intero direttivo, all’unisono, abbiamo deciso di dedicare la sosta di Sant’Antonio al grande M° Di Meo, scomparso prematuramente a gennaio del 2010, al quale si deve la valorizzazione per la parte musicale dell’antico inno della “Pasquetta Epifania”, secondo gli usi tramandati dalle precedenti generazioni, nonché padre fondatore dell’associazione Vecchia Cassino”. La novità dell’edizione 2020 consiste nella sosta, intorno alle 22.15-22.30, dinanzi al platano presente nell’ex Largo Abruzzi, oggi Largo Molise. Il platano è l’unico superstite dei cinque platani donati da Carlo III di Borbone nel 1775 alla città di Cassino. Il platano è l’unico superstite del periodo pre bellico. Largo Abruzzi era chiamato dai ‘cassinesi’ anche ‘Largo delle Boccetelle’ in quanto le bacche dei platani avevano la forma di piccole bocce. “Abbiamo deciso di rendere omaggio al platano – sostengono gli organizzatori della Pasquetta – in quanto unico simbolo della Cassino di una volta. Vogliamo tramandare alle nuove generazioni, in particolare, ai tanti giovani che ci seguiranno domenica notte la nostra storia”.