REGIONE – Carceri sovraffollate, un problema che non vede risoluzione

Non si placa il sovraffollamento carcerario, che risulta essere di 1.319 detenuti considerato che 6.566 risultano essere quelli reclusi nei 14 Istituti del Lazio, dato pubblicato su sito del Ministero della Giustizia del 31/12/2019, rispetto ad una capienza regolamentare prevista di 5.247. Preoccupante è anche il dato dei 1.209 detenuti in attesa di primo giudizio, ra cui 474 stranieri.

Questi i numeri del fenomeno:
Viterbo (+152);
CC Frosinone (+70);
NC Civitavecchia ( +181);
CCF Rebibbia ( +130);
NC Rebibbia ( + 484);
CC Regina Coeli (+391);
Velletri (+142) ,
CC Latina (+ 65)
NC Rieti( +77).
Particolarmente critica la situazione a Rebibbia Nuovo complesso, Rebibbia femminile, Regina Coeli, Civitavecchia e Latina.

Purtroppo il quadro delle carceri del Lazio attualmente non risulta roseo considerato che le carenze degli organici della polizia penitenziaria non vengono ricoperte e la chiusura degli Opg ha causato ulteriori problemi poichè non sono state realizzate vere e funzionali strutture alternative. Senza considerare poi che molte delle carceri- alcune dell’epoca borbonica – sono palesemente inadeguate.

E’ noto il deficit qualitativo dell’attività lavorativa nell’ambito degli Istituti Penitenziari, dove il lavoratore si trova ad essere, in molti casi, attore di disagi operativi causati oltre che dal sovraffollamento, dall’inadeguatezza edilizia delle strutture penitenziarie e dalla crescente carenza di risorse umane. Antichi problemi irrisolti perché non si sviluppa un progetto organico e complessivo di risoluzione delle questioni: si preferisce utilizzare soluzioni-tampone che dopo poco riportano il problema all’origine.

Chiediamo da tempo al Ministero della Giustizia ed al Dap soluzioni concrete e soprattutto una visione prospettica. Ma le risposte continuano a non arrivare.

Massimo Costantino – CISL FNS Regione Lazio

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