FROSINONE – Acquisto Banca d’Italia, Ottaviani: “Momento storico per la città”
“L’acquisto del palazzo della Banca d’Italia, nella parte alta della città – ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – restituisce al capoluogo una parte importante della propria identità, storica e culturale, dopo che, settant’anni fa, la sede municipale era stata bombardata e distrutta nel corso dell’ultimo conflitto bellico. La nuova casa comunale, anche grazie al pregio istituzionale e architettonico dell’immobile ex Banca d’Italia, contribuirà a rafforzare il senso di appartenenza ad una comunità coesa che, spesso, ha dato prova di grande generosità e solidarietà verso l’intero territorio provinciale”.
L’operazione, condotta personalmente dal sindaco, Nicola Ottaviani, con l’assessorato della governance, coordinato da Pasquale Cirillo, e con quello al bilancio, coordinato da Riccardo Mastrangeli, attraverso una condivisione voluta con tutti i gruppi consiliari della maggioranza, consoliderà ulteriormente la vocazione storica e culturale della parte alta della città.
Costruito a partire dal 1854, il palazzo ha ospitato gli uffici della Banca d’Italia fino alla chiusura avvenuta nel 2008. Già sede dei gendarmi pontifici, fino alla seconda guerra mondiale (nel corso delle quale ha riportato, come tutto il territorio comunale, ingenti danni) ospitava la caserma dei reali carabinieri.
La collocazione dell’edificio voluta dall’istituto di via Nazionale non sorprende: dalla prima sede in Firenze alle successive acquisizioni di edifici, le filiali della Banca d’Italia sono state sempre collocate nei punti più rappresentativi delle città, in palazzi storici che annoverano elementi architettonici e artistici di pregio. Nelle costruzioni edificate all’inizio del secolo scorso la Banca, basandosi sul linguaggio costruttivo e decorativo del periodo, ha inteso trasmettere un’immagine di sobrietà e solidità, di bellezza austera, che poco o nulla concedeva allo sfarzo, ma era sempre intimamente legata alla storia economica, sociale e culturale delle città e al prestigio dell’Istituzione. L’immobile presenta una superficie totale pari a complessivi 3.468,46 mq, di cui 1631 per locali, 429 per abitazioni, 268 per archivi.