ESPERIA – Ieri un caso di Coronavirus in paese: ma il sindaco smentisce
Nella giornata odierna si è diffusa una notizia che ha generato un forte allarmismo tra la popolazione in quanto paventava la presenza di un caso di contagio da Coronavirus nel Comune di Esperia.
Per dovere istituzionale, corre l’obbligo di precisare che qualora fosse stato riscontrato un caso di positività nel Comune di Esperia, le autorità competenti avrebbero segnalato all’Amministrazione tale dato e in qualità di Sindaco avrei comunicato alla cittadinanza la presenza di un primo caso di contagio. Ciò non è avvenuto in quanto la persona risultata positiva, di cui ho appreso le generalità dall’uso improprio dei social, non è residente nel Comune di Esperia. Una situazione nella quale ancora di più risulta chiaro come tutti dobbiamo fare la nostra parte: rimanere in casa e limitare rigorosamente spostamenti e contatti sociali è qualcosa che impatta in modo rilevante sulle nostre vite, ma è l’unica strada per riuscire a rallentare la diffusione del virus e a fermarlo, come ci hanno confermato le esperienze della Cina, di Codogno e del Lodigiano.
Una raccomandazione: state attenti alle varie fake news: se volete informarvi, fatelo su siti istituzionali, come quelli del Governo, del Ministero della salute, della Protezione civile, dell’Istituto superiore di sanità e del nostro Sito Istituzionale.
Il mio è un appello accorato: servono responsabilità e senso civico, siamo chiamati a rinunce molto pesanti ma non c’è alternativa, dobbiamo essere consapevoli che questo è l’unico modo per uscire da questa situazione: dobbiamo fare delle rinunce ora per tornare più rapidamente alla normalità.
Nell’esprimere rammarico ed indignazione per l’accaduto e per la condizione di forte preoccupazione determinata dalla notizia diffusa, senza una preventiva verifica o accertamento, si ritiene necessario richiamare l’attenzione di tutti i cittadini su alcune basilari norme di convivenza civile e di rispetto della privacy. La divulgazione di “dati sensibili”, quali dati anagrafici come nel caso di specie, è punibile con la reclusione. Il legislatore è intervenuto in materia di protezione dei dati personali e sensibili e sulla libera circolazione dei dati stessi, attraverso le disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale al Regolamento Europeo 2016/679. Secondo il nuovo codice della privacy, la diffusione illecita di dati personali è punita con l’arresto da uno fino a sei anni.
Chi scrive su una qualsivoglia chat di gruppo, pur facendo da tramite, che una persona è affetto da coronavirus, viola la legge. E non c’è pandemia che tenga e che giustifichi la diffusione illecita di dati sensibili, quali lo stato di salute.
Il cittadino comune, soprattutto in un momento di emergenza globale, non può sostituirsi alle autorità competenti rischiando di danneggiare irreversibilmente l’equilibrio sociale, incorrendo in un “reato di pericolo” creando allarmismi non giustificati.
Vorrei infine evidenziare che il contagio non è una colpa e che potrebbe interessare chiunque. Pertanto, invito nuovamente la popolazione a rispettare le regole dettate dal governo, di cui è stata data ampiamente diffusione, e ad evitare la diffusione tramite social o gruppi WhatsApp di notizie non verificate o, che seppur accertate, contengano dati sensibili per evitare condotte penalmente rilevanti da segnalare alle competenti autorità giudiziarie.
Invito tutta la cittadinanza ad evitare allarmismi e a collaborare rispettando le regole e utilizzando i social conformemente alla legge e al più comune senso civico.
Stare in casa per tornare presto a uscire e a frequentare i nostri cari e i nostri amici.
Il Sindaco di Esperia
Giuseppe Villani