FROSINONE – Covid-19, Quadrini sugli ultimi decreti e sul pericolo-crisi commerciale
“Finalmente arrivano misure più restrittive da parte del Governo per fronteggiare l’epidemia. Lo avevamo detto giorni fa: chiudere tutte le attività non indispensabili, compreso enti pubblici, uffici pubblici, aziende non coinvolte in servizi essenziali al cittadino, ma aggiungiamo anche trasporto pubblico, edicole, tabaccai, Poste e militarizzare il Paese. Non siamo pronti, né abituati, ma in questo momento è necessario. Solo così ne usciremo, vedasi l’esempio di Cina e Corea del Sud”. È quanto dichiara il vice coordinatore regionale di FI, nonché presidente del gruppo azzurro in provincia e commissario della XV Comunità Montana di Arce Gianluca Quadrini, secondo cui bisogna fare ancora un ulteriore sforzo.
“Vanno chiuse tutte le attività voluttuarie e che includono luoghi di aggregazione. I tabaccai? Vanno chiusi tutti. Per le sigarette ci sono i distributori. Le Poste? Bisogna rimandare i pagamenti. Il momento è cruciale e occorre il buon senso di tutti. Inoltre, militarizzare significa che se abbiamo deciso che l’obiettivo vitale per l’Italia è contenere il contagio per evitare di contare a migliaia i nostri morti, tutti i corpi dello Stato devono essere funzionalizzati rispetto a questo obiettivo”. Scelte importanti sono state fatte, ma ne servono altre secondo Quadrini. “Le mezze misure, l’abbiamo visto in queste settimane, non servono a contenere questa emergenza. Piuttosto che protrarre un’agonia che dura mesi, credo sia meglio arrivare a una chiusura totale, così da bloccare definitivamente il contagio”.
Sempre Quadrini ha poi affrontato il problema delle ripercussioni economiche dell’effetto Coronavirus sulle attività commerciali: “Questo è un problema importante che si verificherà a breve nel settore di distribuzione all’ingrosso e degli esercizi pubblici. I prodotti che sono in deposito e rimasti esposti nei bar, ad oggi chiusi per l’epidemia, a breve scadranno. Il danno che subirà la categoria sarà enorme, se non ci saranno urgentemente adeguate misure da parte dello Stato. Per questo chiedo una proposta di intervento finanziario, a copertura delle merci scadute al momento della riapertura per fine emergenza.
Parliamo di un tracollo economico che non riguarda solo l’aspetto fiscale ma anche la merce già acquistata. Prodotti freschi ed in particolare prodotti dolciari Pasquali come uova di cioccolato e colombe stanno per deteriorarsi. Molta merce confezionata, patatine piuttosto che snack dei generi più disparati, scadranno tra qualche settimana mandando in fumo migliaia e migliaia di euro”.