FROSINONE – Indennità agli operatori solo per pochi, CGIL-UIL: Proposta ASL irricevibile

“La proposta della ASL di Frosinone per l’indennità da riconoscere al personale sanitario per la lotta contro il COVID 19 è inaccettabile”. I sindacati contestano la proposta della ASL di Frosinone in merito all’accordo regionale sottoscritto l’11 aprile.
“Un  riconoscimento per chi, tra il personale dell’Azienda è quotidianamente impegnato in prima linea contro la lotta al terribile virus, questo prevede l’accordo dell’11 aprile scorso, per la corretta individuazione dei reparti più esposti era necessario un confronto tra Azienda ed Organizzazioni Sindacali ed invece tutto questo non c’è stato”.

A denunciarlo sono Giovanni Salzano  segretari generale di Fp Cgil e Maurizio Palombi segretario della Uil Fpl Frosinone con delega alla sanità pubblica, dopo che invece della prevista convocazione, l’azienda sanitaria frusinate ha recapitato alle organizzazioni sindacali la lettera con i numeri relativi ai beneficiari dei bonus: “La Asl ci ha comunicato che il riconoscimento andrà ad una parte molto limitata dei lavoratori, prevedendo per soli 519 lavoratori bonus relativo alla fascia di rischio elevato ed a soli 130 lavoratori il bonus per la fascia di rischio medio, nemmeno il 20% di tutto il personale. Tutto ciò è inaccettabile”, tuonano i sindacalisti, “soprattutto perché lo Spaziani è un ospedale HUB COVID e sul territorio ciociaro si sono verificati diversi focolai, in primo luogo nelle strutture di sanità privata del San Raffaele di Cassino e  INI Città Bianca di Veroli, oltre alla Casa di Riposo Hermitage di Fiuggi.” 

“Tutto ciò è inaccettabile, non dobbiamo dimenticare che nella ASL di Frosinone ci sono stati sanitari contagiati oltre ai massimi vertici aziendali”, attaccano Salzano e Palombi. “LA valutazione dell’Azienda non può essere restrittiva ma deve tenere conto di tutti i lavoratori a cui abbiamo chiesto e stiamo chiedendo un sacrificio enorme  in termini di stress e fatica quotidiana, non possiamo accettare che nemmeno uno su cinque merita un gesto tangibile di gratitudine. Tanto che non c’è chiarezza nemmeno sull’indennità di malattie infettive per chi è risultato positivo al Covid-19”.

“E poi, il fatto che non si sia neanche aperto il confronto con i rappresentanti dei lavoratori su come distribuire le risorse assegnate per il bonus è una palese violazione delle più basilari relazioni sindacali”, proseguono i sindacalisti. “Decidere tutto con un atto unilaterale, senza alcuna trasparenza né alcun coinvolgimento di chi sulla linea del fronte ci sta davvero, è uno spettacolo indecoroso che offende i lavoratori”.

“Chiediamo che l’azienda sanitaria sospenda immediatamente l’effetto della delibera e ci convochi subito”, concludono i segretari generali di categoria. “Comprendiamo che la Direzione Strategica è ridotta alla sola Dirigente Amministrativa, comprendiamo che purtroppo il Direttore Generale e la Direttora Sanitaria sono entrambi ricoverati per il COVID, però non possiamo derogare dalla necessità di tutelare i lavoratori che la retorica quotidiana definisce eroi e la burocrazia aziendale derubrica a rischio basso, non riconoscendo a ciascuno di loro l’impegno che senza condizioni e senza risparmio, che sta mettendo a vantaggio di tutti, anche a rischio della propria salute e della propria vita”.