REGIONE – I provvedimenti ‘europei’ per l’agricoltura laziale

Sono due le misure adottate dalla Commissione Ue per l’agricoltura con un regolamento varato il 16 aprile: anticipi dei pagamenti dei contributi Pac aumentati e riduzione dei controlli.​
Per quanto riguarda gli anticipi dei pagamenti diretti, ci sarà una nuova possibilità di anticipo al 70% calcolata sui titoli base, che affiancherà quella già presente dal 2019 del 50%, per dare più liquidità alle imprese, mentre quelli dello sviluppo rurale passeranno dal 75 all’85%. La nota della Commissione spiega che gli agricoltori inizieranno a ricevere questi anticipi da metà ottobre. Come ulteriore flessibilità, gli Stati membri saranno in grado di pagare gli agricoltori prima di finalizzare tutti i controlli in loco.

“L’impatto della pandemia Covid-19 per l’agricoltura – spiega il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri – varia da comparto a comparto con picchi anche del 100% per l’agriturismo, a causa della chiusura determinata dalle misure anti contagio di tutte le 23  strutture italiane, che nella nostra regione sono oltre 1.300. Le aziende agricole che esportano il 70%, inoltre, stanno subendo cancellazioni di commesse, anche per le difficoltà alle frontiere e si registra il crollo dei servizi forniti a bar e ristoranti chiusi per l’emergenza”.

Un appello era stato lanciato già nei giorni scorsi sempre dal Presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri, sulla necessità di dare subito ossigeno alle imprese sburocratizzando l’accesso ai finanziamenti.

“Serve subito liquidità alle imprese agricole – ribadisce Granieri – che hanno avuto una diminuzione delle attività a causa della pandemia”. Sarebbero almeno il 57%, secondo un’indagine Coldiretti/Ixe’ per la quale a pagare il conto più pesante all’estero sono stati il settore del vino e del florovivaismo, ma difficoltà sono segnalate sui mercati anche per ortofrutta, formaggi, salumi, pesca e conserve.

E’ stato inoltre ridotto il numero dei controlli che scende dal 5 al 3% sia per i pagamenti diretti che per lo sviluppo rurale. In considerazione dell’emergenza Covid 19 è necessario evitare al minimo i contatti tra agricoltori e ispettori. Inoltre è stata prevista anche flessibilità per la tempistica dei controlli.

La Commissione è convinta che gli Stati membri siano in grado di utilizzare fonti di informazione alternative per sostituire le tradizionali visite in azienda e incoraggia l’uso di nuove tecnologie, ad esempio per estendere l’uso delle immagini satellitari per controllare l’attività agricola sul campo. L’obiettivo è di ridurre gli oneri amministrativi ed evitare ritardi nella gestione delle domande di aiuto per garantire che il sostegno sia versato agli agricoltori nel più breve tempo possibile.