FROSINONE – Turismo stroncato dal Coronavirus, Coldiretti: Fondamentale autorizzare gli ‘sconfinamenti’
La decisione sul via libera allo sconfinamento tra regioni è attesa per programmare le vacanze da 7 milioni di italiani che scelgono il mese di giugno per mettersi in viaggio. E’ quanto stima la Coldiretti in riferimento alla decisione del Governo in merito alla possibilità di sconfinamento tra regioni a partire dal 3 giugno.
Possibilità questa – commenta il direttore di Coldiretti di Frosinone e Latina Carlo Picchi- destinata ad avere un rilevante impatto economico ed occupazionale sul turismo, duramente colpito dall’emergenza Coronavirus. Se la presenza straniera in Italia rappresenta ad oggi una pesante incognita, la speranza – sottolinea Picchi– viene riposta sul 40% di italiani che preferiva viaggi all’estero e che quest’anno potrebbe decidere di rimanere nel Belpaese secondo l’Enit.
Una vera boccata di ossigeno per il turismo nazionale dopo che durante gli ultimi tre mesi ammontano a 81 milioni le presenze turistiche perse per effetto del lockdown che ha azzerato i flussi dei viaggiatori. A partire da marzo, che segna tradizionalmente il rilancio stagionale con il susseguirsi di occasioni di vacanza tra le festività di Pasqua, Festa della Liberazione, 1° maggio e Pentecoste, rilevante soprattutto per gli arrivi dall’estero, l’impatto economico è stato drammatico. La spesa turistica nel trimestre marzo- aprile -maggio è stata azzerata con una perdita, stimata dalla Coldiretti, in quasi 20 miliardi di euro per l’alloggio, la ristorazione, il trasporto e lo shopping. A pagare il conto più salato è l’alimentare con il cibo che è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia con circa 1/3 della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche.
La ripartenza turistica della ristorazione si ripercuote a valanga sul sistema produttivo industriale ed agricolo Made in Italy, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco.
Il cibo – precisa Picchi – è diventato il vero valore aggiunto della vacanza Made in Italy con l’Italia che è leader mondiale incontrastato nel turismo enogastronomico grazie al primato dell’agricoltura più green d’Europa con 299 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, 5155 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola, la leadership nel biologico con oltre 60mila aziende agricole biologiche e il primato della sicurezza alimentare mondiale. Senza dimenticare le oltre 24 mila aziende agrituristiche italiane che rappresentano tradizionalmente una meta privilegiata delle vacanze a giugno e che sono i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche.
Non è un caso che secondo l’analisi della Coldiretti sulla base delle denunce complessive di infortunio pervenute all’Inail tra fine febbraio e il 15 maggio 2020 delle 43.399 denunce di infortunio da Covid-19 al lavoro registrate dall’Inail appena lo 0,06% riguarda l’agricoltura dove, nelle 730mila imprese italiane, non si è peraltro mai smesso di lavorare per garantire le forniture alimentari alla popolazione.