REGIONE – Museo Archeologico di Atina e Valcomino: la nuova sede in un convento

La Giunta ha approvato la delibera con cui si conclude l’iter dell’Accordo di Programma Quadro (APQ) dell’Area Interna prototipo della Regione Lazio, la Valle di Comino, e si dà avvio, tra gli altri, all’intervento di riqualificazione del Convento di San Francesco per la nuova sede del Museo Archeologico di Atina e della Valle di Comino.

Sono in tutto trentatrè gli interventi previsti e avviati nell’ambito dell’APQ per la Valle di Comino, per un importo totale di € 12.376.382,90, a valere su diverse fonti di finanziamento, europee, nazionali e regionali.

L’ambito di attuazione della strategia d’area coinvolge sia i servizi essenziali, sanità, istruzione e mobilità, che lo sviluppo locale, con lo scopo di migliorare la qualità della vita della popolazione dell’area, combattere lo spopolamento del territorio e ridare nuova linfa vitale alle attività culturali e produttive della Valle.

“Siamo nel vivo della strategia delle Aree Interne che stiamo portando avanti con la collaborazione del Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri e delle altre Amministrazioni centrali competenti – ha commentato l’Assessore alla Programmazione economica, Bilancio e Patrimonio, Alessandra Sartore. “Lo sviluppo dei territori che abbiamo inteso favorire parte dal potenziamento dei servizi essenziali, sanità, istruzione e mobilità, ma investe allo stesso modo anche il sostegno allo sviluppo delle imprese agricole, il potenziamento della filiera agro-alimentare, la promozione e diffusione dei prodotti DOP, la valorizzazione del patrimonio turistico, culturale e ambientale. La creazione del distretto culturale “Showciaria”, la valorizzazione del Biodistretto Valle di Comino e la riqualificazione del Convento di San Francesco ad Atina come sede del Museo archeologico della Valle di Comino, vanno in questa direzione. Quest’ultimo, è un intervento che prevede uno stanziamento di 150mila euro, a valere sui fondi ex FSC 2000-2006 assegnati alla Regione Lazio, da completare entro giugno 2021. Si tratta di un edificio seicentesco di grande pregio storico e artistico – ha concluso l’Assessore – che potrà custodire il patrimonio archeologico del territorio e potrà essere fruibile dai cittadini e dai visitatori, arricchendo l’offerta turistica di quei luoghi del reatino di una bellezza incontaminata”.

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