PIEDIMONTE SAN GERMANO – Morte Antonello Gerilli, indagata l’amministrazione comunale: guardrail irregolare

Guardrail irregolare: indagata per la morte di Antonello Gerilli l’amministrazione comunale di Piedimonte San Germano, capeggiata dal sinbdaco Gioacchino Ferdinandi. E’ lo studio legale 3A, che si è occupato del caso del 58enne di Villa Santa Lucia perito il 27 ottobre 2019 in un tragico incidente su un cavalcavia della Roma-Napoli, a comunicare la novità. Inizialmente inoltrato contro ignoti, infatti, oggi il deferimento ha cambiato direzione.
“L’installazione originaria della barriera – così nella perizia stilata dopo il sinistro – è manifestamente irregolare e contraria non solo alle norme tecniche costruttive delle strade ma anche alle più elementari regole dell’arte e della buona tecnica. Non collegando tra loro i nastri della barriera guardrail è venuta a mancare sia la tenuta in sé che la contiguità strutturale dell’intero sistema, presupposti basilari perché un siffatto dispositivo possa assolvere la sua funzione. Numerosi ed estesi tratti risultano privi dei serraggi finanche nel numero massimo di otto. Lo stesso stato di rinvenimento del reperito proiettato nel sottostante piano erboso unitamente al veicolo dimostra che lo specifico tratto di nastro della lunghezza di 4 metri non era stato stato agganciato agli elementi precedente e successivo ovvero ai paletti di sostegno”. Per il CTU dunque si configura “a carico del direttore dei lavori della ditta costruttrice Di Lieto Costruzioni Generali Spa (che però nel frattempo è deceduto e quindi non è procedibile), dei responsabili apicali del Consorzio Asi quale organismo appaltante nonché del Comune di Piedimonte (…) il reato di omicidio colposo stradale”. Questi ultimi due soggetti “possono essere chiamati a rispondere di inadeguata realizzazione, verifica, collaudo e custodia del bene: la mancata contiguità della protezione stradale si è concretizzata come un’insidia non visibile per l’utente, ma prevedibile per i suoi potenziali effetti per chi ha realizzato l’opera, non verificato il collaudo, concesso l’apertura al traffico e rilasciato il permesso di agibilità”. Una fuoriuscita, infatti, non è una circostanza “abnorme” ma un evento prevedibile, sottolinea il prof. Pinchera, che conclude con l’affermazione più pregnante di tutte: “l’analisi incidentologica ha dimostrato che la presenza della barriera correttamente collegata nel suo sviluppo avrebbe reindirizzato il veicolo evitandone la precipitazione”.

Potrebbero interessarti anche...