ROMA – Verso il rinnovo dell’Ordine dei giornalisti del Lazio

“Si avvicinano le elezioni per il rinnovo dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, e del Consiglio Nazionale,  e, per la prima volta saranno delle consultazioni senza il decano dei pubblicisti, Gino Falleri, storico punto di riferimento nell’Ordine regionale dei giornalisti pubblicisti di Roma e del Lazio.

Ma Gino Falleri sarà presente lo stesso perchè a raccogliere la sua eredità, tracciata per anni con un impegno costante, sono i gruppi di “Giornalisti Unitari di Stampa Romana” e “Giornalisti 2.0”.

Le due più rappresentative compagini del mondo pubblicistico regionale, grazie alla disponibilità concessa dalla famiglia Falleri, la moglie, Signora Rossana ed il figlio Roberto, hanno gettato le basi per tornare ad offrire ai colleghi pubblicisti del Lazio quella sponda di affidabilità e di concretezza che, all’interno degli organismi associativi ed istituzionali dei giornalisti, il compianto Vicepresidente aveva sempre assicurato.

Sulla strada tracciata dal suo impegno, oggi esiste Giornalisti 2.0 “Gruppo Gino Falleri”.

L’accordo tra le due maggiori componenti del giornalismo pubblicista regionale apre ora alla più ampia partecipazione possibile dei colleghi pubblicisti e a raccogliere le loro istanze proprio al fine di rafforzarne lo status, tanto più in un momento topico in cui problemi complessi, rafforzati purtroppo anche dalla miopia di tante anime vaganti del giornalismo, stanno offuscando gli orizzonti professionalmente percorribili.

Su questi, invece, Giornalisti 2.0 “Gruppo Gino Falleri” vuole avere, assicurare e mantenere una visione chiara, sia per pianificare tutte le strategie necessarie ai giornalisti pubblicisti, ai professionisti ed anche ai comunicatori – sia per approfondire nuove ipotesi normative necessarie a ridurre i rischi di abrogazione della legge istitutiva dell’Ordine, qualora ne venissero scartate le ipotesi al momento in campo per una sua autentica riforma.

Insomma, i Giornalisti 2.0 – Gruppo Gino Falleri, stanno arrivando, sempre e solo in nome del grande Gino.

COMUNICATO STAMPA