CASSINO – Chiude penumologia all’ospedale? La CISL scrive al Prefetto
La Cisl Frosinone e la Cisl Funzione Pubblica intervengono sulla possibile chiusura del reparto di pneumologia dell’ospedale di Cassino. E lo fa con una nota trasmessa, tra gli altri, al Prefetto di Frosinone Portelli, all’assessore regionale alla sanità D’Amato e al Direttore Generale facente funzioni Magrini.
“Nessuna nota informativa preventiva è giunta alle Organizzazioni Sindacali – spiegano il segretario generale Cisl Frosinone Enrico Capuano e il segretario provinciale della Cisl Fp Giovanni Giacomo Palazzo – né alcuna documentazione scritta è stata inviata ai dipendenti, ai quali è stato però chiesto, verbalmente, di trasferirsi a Frosinone a condizioni poco chiare e non definite, sia a livello organizzativo che economico. In alternativa, il personale infermieristico rimarrà nel presidio ospedaliero di Cassino a disposizione del servizio infermieristico senza destinazione, senza definizioni di criteri per nuove assegnazioni e turni. L’apertura del nuovo reparto di pneumologia presso l’ospedale “Spaziani” di Frosinone è prevista per lunedì 19 ottobre, a Cassino rimarranno attivi solo gli ambulatori pneumologici. Tutta questa vicenda lascia perplessi perché, ancora una volta, la Dirigenza della Asl di Frosinone sta mettendo in atto delle azioni che avranno delle ricadute sull’utenza locale e sul personale occupato nel reparto. Un reparto di fondamentale importanza, non soltanto per la presa in carico delle cronicità, ma per le emergenze e per le acuzie, soprattutto in previsione della stagione invernale e del picco pandemico”.
Per questo motivo la Cisl e la Cisl Fp di Frosinone esprimono il “loro assoluto dissenso in merito a tale operazione ed esprimono estrema preoccupazione per i tanti pazienti che sono in carico al reparto di pneumologia e che potrebbero trovarsi in un percorso assistenziale, ancora tutto da strutturale. Uno smembramento dell’assistenza sanitaria, baricentrica sua nel tempo che nello spazio, richiama l’organizzazione sindacale al livello massimo di protesta e di contestazione per il benessere dei cittadini, dei lavoratori che insistono nel distretto sanitario D”.
Per questo motivo l’organizzazione sindacale evidenziano il “necessario potenziamento delle strutture sanitarie, piuttosto che trasferire”. Nel contempo chiedono di “rivedere la disposizione e di iniziare un necessario confronto. In caso di mancato riscontro e senza aver avuto rassicurazioni su quanto richiesto, si metteranno in atto tutte le iniziative necessarie alla tutela dei lavoratori interessati e dell’utenza del territorio, tra le quali l’indizione dello stato di agitazione e la predisposizione di azioni legali e non ultimo, visto che sono disattese le prerogative sindacali all’articolo 5 e articolo 6 regolamentata dal CCNL, si procederà entro 7 giorni dalla presente ad esposto presso l’AGC per condotta antisindacale”.
CISL – CISL FP Frosinone