FROSINONE – Danni da maltempo, la Valle di Comino chiede lo stato di calamità
I comuni della Valle di Comino hanno chiesto alla Regione Lazio il riconoscimento dello stato di calamità naturale dopo i disastri provocati dal maltempo nella notte tra il 14 ed il 15 ottobre.
Il presidente del Consiglio della Regione Lazio, Mauro Buschini, ha coordinato un’apposita videoconferenza alla quale hanno partecipato i sindaci dei comuni di Picinisco, Villa Latina, San Biagio Saracinisco, Vallerotonda, Sant’Elia Fiumerapido e Belmonte Castello, i consiglieri Sara Battisti, Pasquale Ciacciarelli e Loreto Marcelli e Dott. Mallamo Presidente di Astral.
La Regione Lazio ha già annunciato l’erogazione di un iniziale contributo economico per la “somma urgenza”.
“Purtroppo – ammonisce Scappaticci – i territori montani sono particolarmente soggetti a fenomeni di dissesto geologico e calamità naturali come queste. Si parla sempre di prevenzione ma in Italia spesso ci si limita a fare leggi ed altre leggi ma invece occorre intervenire concretamente con risorse ed investimenti in tempi brevi senza aspettare le prossime calamità”.
Ma ad essere tempestiva ed efficace nell’immediatezza del disastroso evento è stata la macchina comunale; si è messa immediatamente in moto quando è scattato l’allarme: contrade isolate, linee elettriche, idriche e telefoniche saltate, case ed aziende agricole allagate e fortemente danneggiate, la rampa di accesso di un ponte spazzata via dalla furia delle acque con una macchina precipitata nella voragine ed il conducente miracolosamente illeso.
Uno scenario drammatico dinanzi al quale il Comune, i volontari, i cittadini, le forze dell’ordine, i vigili del fuoco si sono subito messi al lavoro già durante la straordinaria precipitazione piovosa che ha fatto cadere sul territorio qualcosa come 235 mm di acqua in sole 13 ore che equivale a 235 litri di acqua per ogni metro quadro di territorio.
Poteva essere una catastrofe che però ha ammonito amministratori e cittadini.
Il sindaco Marco Scappaticci, in prima fila insieme ad assessori, consiglieri, volontari e cittadini, ha subito attivato il protocollo di emergenza previsto nel piano del COC (Centro Operativo Comunale).
In sole 24 ore si è tornati alla sostanziale normalità con la rimozione della maggior parte delle frane e delle masse fangose che avevano invaso strade e aree pubbliche.
“E’ stata una gara di solidarietà e di impegno straordinaria – dichiara orgoglioso il sindaco Marco Scappaticci – che il paese ancora una volta ha messo in campo in un momento straordinariamente difficile e grave”.
Gara di solidarietà e serietà che ha visto protagonista anche esponenti della minoranza consiliare, come il consigliere Luca Minchella, sceso in strada al fianco dell’amministrazione comunale.
“Per un amministratore – ha commentato Minchella – di maggioranza o di minoranza che sia, è essenziale il senso di responsabilità e di attaccamento alla propria gente; tutti devono impegnarsi in queste situazioni ed io l’ho fatto grazie anche all’efficienza della gestione dell’emergenza messa in campo dall’Amministrazione”.
“Credo che il messaggio più forte lasciato da questa vicenda – osserva il sindaco Scappaticci – sia stato proprio il grande senso di appartenenza della nostra comunità.
Un ringraziamento, quindi, oltre che al personale comunale tutto, voglio rivolgerlo ai cittadini, ai volontari, agli uomini dei Vigili del Fuoco l’Arma dei Carabinieri e nostri Vigili Urbani.
E’ stato un impegno straordinario e coeso che, seppure originato da un evento calamitoso, ha rafforzato i valori e i legami di una comunità straordinaria come quella piciniscana. Un ringraziamento speciale va sicuramente a tutte le imprese locali che si sono messe immediatamente a disposizione con personale, mezzi ed abnegazione.
Adesso è il momento della conta dei danni, ma è essenziale il riconoscimento dello stato di calamità naturale per i comuni della Valle di Comino collassati sotto la furia delle acque.