PATRICA – Impianto recupero interti in zona industriale, Fiordalisio insiste con il diniego

Si è svolta Venerdì 6 Novembre la seconda conferenza di servizi per la procedura di VIA (valutazione di impatto ambientale), relativa al progetto di impianto di recupero inerti all’interno della zona industriale.
Il Sindaco Fiordalisio all’interno del parere ha confermato il diniego categorico, evidenziando quelli che dovrebbero essere gli elementi a tutela dell’ Ente, quali la Legge Regionale 13 del 19 Luglio 2019 che disciplina le aree a rischio ambientale, la delibera di Consiglio Comunale con la quale si era dichiarata Patrica come territorio ad alta emergenza ambientale e che prevedeva da parte della Regione il piano di risanamento e l’indagine epidemiologica, la Mozione Regionale con la quale è stata approvata e definita Patrica come area a rischio ambientale e la Mozione Provinciale, ultima del 15 Ottobre, nella quale si ribadiva da parte di tutta l’Amministrazione Provinciale, la preoccupazione per la realizzazione di questi impianti che trattano rifiuti sull’area di Patrica e nella zona circostante.
Contestiamo fortemente la localizzazione dell’impianto – dichiara il Primo Cittadino – nel verbale abbiamo sottolineato le gravi criticità di questo territorio, quindi lo stato della qualità dell’aria in classe 1, lo stato dell’acqua del Fiume Sacco, le contaminazioni di tutte le matrici ambientali riscontrate dall’Arpa Lazio e successivamente quello che ribadiamo da tempo, ovvero l’effetto cumulo e quindi una mancata distribuzione equa di questi impianti che non possono localizzarsi esclusivamente sulla nostra area, dove già sono insediati impianti che trattano rifiuti, aziende chimico-farmaceutiche e quant’altro. Riteniamo che questa nostra zona abbia già pagato un prezzo alto, in termini di ambiente e salute; quindi riteniamo che anziché aggravarla con ulteriori impianti, dovrebbe essere considerata urgentemente ed esclusivamente per l’avvio del piano d’intervento di bonifica previsto nelle aree ricadenti nel SIN. Riguardo la questione sanitaria, malgrado la Asl non sia mai presente alle Conferenze, riteniamo pertinenti le osservazioni poste qualche anno fa dall’Associazione Medici di Famiglia per l’ambiente di Frosinone sugli impianti di inerti: ” le polveri liberatesi nell’aria, possono provocare gravi malattie al sistema respiratorio”.
All’ interno del nostro parere, abbiamo evidenziato la nota del Ministero dell’Ambiente che nello specifico dichiara che questo impianto non può essere autorizzato finché non verranno fatti tutti quegli interventi di caratterizzazione previsti all’interno delle indicazioni operative del Sito di Interesse Nazionale.
Da parte nostra continua la battaglia annosa sulle tematiche ambientali, una battaglia che ci ha visti sempre in prima linea, una battaglia nella quale abbiamo chiuso con coraggio aziende, sollecitato gli Enti di competenza a controlli severi, organizzato manifestazioni e dove abbiamo cercato anche di unire le forze con i rappresentanti politici. Alcuni ci hanno affiancato, altri in maniera repentina e superficiale si sono dileguati. Da parte nostra proseguiremo senza indugi nella salvaguardia del territorio, per quanto possibile faremo sentire sempre la nostra voce.

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