PESCASSEROLI – Raccoglie cinque chili di tartufo, fermato e denunciato
Dopo una accurata attività di indagine e anche grazie all’aiuto del drone, i Guardiaparco dei Reparti di Opi e Pescasseroli sono riusciti a bloccare un 45enne, residente a San Donato Val Comino (Frosinone), mentre in località la Parruccia di Gioia dei Marsi si accingeva a riprendere la sua autovettura con due cani al seguito e il classico vanghello da tartufi. L’uomo aveva raccolto una quantità incredibile di tartufo nero invernale: cinque chili, che sono stati sequestrati e consegnati, come prevede la norma, alle Residenze Sanitarie Assistenziali di Alfedena e Barrea. Passa a FIBRA a 29,90€ con inclusi i primi 6 mesi di NOW TV Cinema! Esclusiva Vodafone
Dopo l’accertamento l’uomo è stato condotto presso gli uffici della Sorveglianza del Parco a Pescasseroli dove gli sono state contestate le innumerevoli violazioni: dalla raccolta abusiva del tartufo, che nel Parco può essere fatta solo da persone autorizzate e all’interno del proprio territorio di residenza, alla raccolta di un quantitativo oltre le norme, che ricordiamo essere al massimo di due kg a persona, al giorno.
Ma i Guardiaparco hanno contestato anche altre violazioni: dalle norme in materia di COVID-19, perché l’Abruzzo è zona rossa e l’uomo non avrebbe dovuto muoversi dal suo Comune di residenza nel Lazio; alla violazione della norma sull’uso dei sentieri, non essendo autorizzato non poteva uscire dai sentieri né tantomeno girare coi cani; fino alla denuncia per danneggiamento di habitat naturali,.
“È un episodio gravissimo – ha dichiarato il Direttore del Parco Luciano Sammarone – che denota il totale disprezzo di tutte le norme esistenti e un atteggiamento di profonda ignoranza verso una risorsa naturale importante e pregiata, che rischia davvero di essere compromessa dalla raccolta esagerata e senza criteri.
Né può valere in alcun modo la crisi derivante dall’epidemia, perché il signore che vive in un paese del Parco, avrebbe potuto anche ‘accontentarsi’ di aver violato le norme di base, ovvero la raccolta senza autorizzazione e fuori dal territorio di competenza. Invece è andato molto oltre, raccogliendo ben 5 kg di tartufo, tra l’altro in un’area delicata, e in una stagione autunnale non proprio ottimale per il tartufo, vista la scarsità di precipitazioni”.