FROSINONE – Bilancio tecnico in attesa dei fondi governativi

La Giunta Ottaviani ha approvato la proposta del bilancio di previsione 2021-2023 e il Documento Unico di Programmazione, tenuto conto della scadenza imposta dalla legge rinviata da ultimo con il decreto cosiddetto Sostegni al 30 aprile 2021. La proposta di bilancio, che sarà di natura sostanzialmente tecnica, in attesa delle decisioni del Governo sui fondi per fronteggiare la crisi socio-sanitaria, ha come obiettivo principale il mantenimento dei livelli qualitativi e quantitativi dei servizi fondamentali gestiti dall’ente, con particolare riferimento ai servizi sociali. Il bilancio, inoltre, permette di adempiere agli obblighi di rientro del disavanzo concordati con i magistrati contabili, tenuto conto del recupero già attuato per l’anno 2020 che dovrà completarsi nei primi due esercizi dell’attuale bilancio di previsione secondo la tempistica definita dal Consiglio comunale ed approvata dalla Corte dei conti del Lazio. “Il Documento Unico di Programmazione è lo strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa degli enti locali e costituisce il presupposto fondamentale e imprescindibile per l’approvazione del bilancio di previsione 2021-2023 – ha dichiarato l’Assessore al bilancio e alle finanze, Riccardo Mastrangeli  – Quest’ultimo è interessato dalle recenti restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria le quali, in considerazione dell’impatto imposto dal Governo centrale, hanno avuto una importante influenza nei conti degli enti locali e quindi anche del Comune di Frosinone. Con il D.L. 34/2020, in un primo intervento, infatti, il legislatore ha previsto un ristoro iniziale delle future mancate entrate per circa 3 Miliardi per i soli Comuni, la cui suddivisione, però, segue un complicato iter di difficile interpretazione in tema di impatto sulle singole entrate. La legge di bilancio 2021 e il dl 41/2021 ha incrementato, per l’anno in corso, ulteriori risorse pari a complessivi 1.35 miliardi, con l’impossibilità, però, al momento, di tradurre il ristoro previsto dallo Stato con le minori entrate effettive del Comune o delle minori spese sostenute, la cui certificazione si avrà solo con la prima certificazione al Mef, nel mese di maggio 2021, come da normativa. Il tutto, in un ente, come il nostro, già in procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, che ha già imposto una forte contrazione della spesa corrente (-10% sulle prestazioni di beni e servizi e -25% sulla parte di trasferimenti a carico dell’ente). Lo stesso piano di risanamento del debito (derivante da importi pregressi non onorati ammontanti a circa 50 milioni di euro), inoltre, non permette di accendere mutui: una limitazione che l’amministrazione ha trasformato in forza, dal momento che ha permesso a Frosinone di diventare la prima in Italia ad adottare il rent to buy per una sede istituzionale e, in particolare, per il palazzo comunale, che sarà a breve allocato nella prestigiosa sede di Palazzo Munari, ex Banca d’Italia. Per quanto riguarda le opere pubbliche – ha proseguito Mastrangeli – in considerazione delle risorse trasferite per il programma delle periferie e delle altre risorse dedicate agli interventi di pianificazione e riqualificazione promossi dall’amministrazione Ottaviani, i cronoprogrammi procedono secondo le direttive stabilite dagli organi vigilanti, nonostante la crisi epidemiologica ancora in atto. Particolare riguardo sarà posto sull’utilizzazione del cosiddetto “fondone”, ossia delle risorse trasferite dallo Stato per il Covid-19, attualmente accantonate nell’avanzo vincolato. Dai recenti dati dell’anno 2020 è emerso una sostanziale tenuta per le entrate da autoliquidazione (IMU e addizionale Irpef). In materia di personale, nella fase finale della procedura di ripianamento del debito, dopo otto anni di azioni efficaci e puntuali, si stanno liberando nuove risorse che consentono la ripresa delle assunzioni di nuovo personale, soprattutto all’interno degli uffici tecnici e amministrativi: si prevedono, infatti, le assunzioni di quattro istruttori direttivi tecnici e di due assistenti sociali”. Si attendono effetti positivi sia sulle risorse economiche che dovranno ancora essere trasferite dallo Stato anche per l’anno corrente, sia sugli emendamenti al decreto sostegni suggeriti dall’ANCI, benché l’inserimento sia prematuro nella fase attuale del bilancio di previsione.

Lo schema del bilancio di previsione e il Dup saranno poi sottoposti al consiglio comunale.