APRILIA – Un ricordo per la pace: Medaglia d’Onore per il padre di Roberto Farnese

Storie d’altri tempi. Amor patrio, obbedienza, coraggio e tanta dignità nei soldati italiani lasciati allo sbando sui vari fronti dopo l’armistizio dell’Italia firmato a Cassibile ed annunciato da Badoglio via radio nella serata dell’8 settembre 1943. Messi davanti al dilemma se continuare a combattere nel nazifascismo con l’alternativa della cattura certa da parte dei tedeschi e della prigionia in Germania.

ll  NO a continuare la collaborazione con il nazifascismo e mantenere fede al giuramento fatto all’Italia  pagato  sulla propria pelle con la cattura e la deportazione nei campi di concentramento.

Non erano nati eroi i nostri IMI, acronimo di Internati Militari Italiani; molti semplicemente non volevano più prendere il fucile in mano e dire basta alla guerra, sperando di tornare presto a casa, dove gran parte di loro già aveva moglie e figli. E invece circa il 10% dei 650.000 IMI deportati lasciarono la vita in quei lager ed in numero inquantificabile ne morirono nei mesi successivi alla liberazione causa le malattie contratte in prigionia, prima tra tutte la tubercolosi.

Ed è sempre una grande emozione ritirare la Medaglia d’onore per un proprio caro che non c’è più. L’onorificenza conferita su Decreto del Presidente della Repubblica agli ex deportati militari e civili  a titolo di risarcimento morale per la fedeltà alla Patria.

Emozione grande anche per l’attore Roberto Farnesi che il 2 giugno scorso nel 75° anniversario dell’istituzione della Repubblica Italiana ha ritirato presso la Prefettura di Pisa la Medaglia d’onore conferita alla memoria del padre Pilade deceduto nel 1993; con lui mamma Mariangela e le sorelle Elisabetta, Laura e Cristina presenti alla cerimonia.

Pilade Farnesi era nato il 3 luglio 1914 a Pisa: prima la Campagna d’Africa e dopo l’armistizio dell’Italia la cattura e la deportazione nei lager nazisti. Destinazione Polonia: l’internamento nello Stalag 367 a Tschenstochau (Częstochowa) e nell’agosto 1944 nello Stalag XX-A pressoThorn / Toruń.

La richiesta dell’onorificenza è stata curata dall’associazione “Un ricordo per la pace” impegnata da oltre 10 anni nel progetto ”MEMORIA AGLI IMI” in collaborazione con “ANRP” Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall’Internamento e dalla Guerra di Liberazione.  L’attore aveva risposto all’appello dell’associazione apriliana pubblicato da “Il Tirreno” il 25 febbraio di quest’anno. A svelare le vicissitudini di guerra e prigionia del padre stimolando la reazione dell’associazione era stato inconsapevolmente Farnesi qualche mese prima, il 6 ottobre 2020, in una partecipazione ad “Oggi è un altro giorno” su Rai 1, trasmissione condotta da Serena Bortone.

Mio padre era il mio eroe” aveva detto Roberto durante l’intervista. Negli occhi un velo di commozione per il papà mancato quando aveva solo 23 anni.

In questi mesi Farnesi, nonostante gli impegni lavorativi, ha collaborato con “Un ricordo per la pace” per fornire quanto necessario per l’istruttoria dell’onorificenza affinché la domanda andasse a buon fine. Tra i documenti a comprova della prigionia lettere e cartoline dal lager, alcune pagine del diario, nonchè la foto della piastrina del lager XX-A ancora perfettamente conservata. Una famiglia, la Farnesi, che ha custodito con cura amorevole i ricordi del proprio caro.

Non ero a conoscenza della possibilità di accedere a questa onorificenza per papà – ha detto Roberto – Io e le mie sorelle siamo molto felici ed ancor più nostra mamma Mariangela. Ringrazio l’associazione per l’impegno e conto di fare appena possibile un salto ad Aprilia per visitare la mostra “Un ricordo per la pace” ed i Memoriali dedicati al papà di Roger Waters ed ai Caduti senza sepoltura del 1944 ”.

L’attore ha espresso gratitudine ad “Un ricordo per la pace anche in una storia pubblicata sulla sua pagina del social facebook.

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