ISOLA DEL LIRI – Il fiume, le pietre e la storia perduta: la presentazione del libro di Antonio Conte dopo due rinvii… per pandemia

Il fiume, le pietre e la storia perduta. E’ il titolo dell’ultimo cimento storico-letterario di Antonio Conte, con prefazione di Enzio Bartolomucci. Proprio l’autore presenterà il volume, recuperando le due date del febbraio e del marzo 2020, ‘saltate’ per l’insorgenza della pandemia, sabato 26 giugno 2021, dalle 18, presso la Biblioteca ‘Modesto Galante’. Interverranno, tra gli altri, il sindaco della città delle Cascate Massimiliano Quadrini e il suo collega di Sora, Roberto De Donatis, per un saluto di introduzione. Del dibattito successivo ai saluti istituzionali si occuperanno Irene Bartolomucci, Angelo Prospero e lo stesso autore.

È il libro politico, storico e culturale sull’Ager Delta Fibrenus tanto desiderato da Enzio Bartolomucci, che per una vita si era impegnato a ricercare testi e documenti originali per illuminare frangenti storici rimasti nell’oblio per oltre due millenni. Un’investigazione che aveva iniziato dopo aver letto per la prima volta la storia medioevale di ”Isola del Liri“, scritta nel 1934 da Osvaldo Emery, ingegnere e direttore delle Cartiere Meridionali, che considerava il più grande storico isolano del primo novecento. È Il confronto del mondo scientifico con il De Legibus di Cicerone per risalire alla topografia idraulica di due fiumi storici il Liri e Fibreno in età romana e nell’altomedioevo; il territorio in cui fu inciso, per mano dell’uomo, il meraviglioso paesaggio del borgo medioevale delle cascate e del castello- monastero nel delta del Fibreno.
È una nuova storia, rispettosa della storia illustrata nei testi scolastici, ma raccontata attraverso i segni della natura, scorrendola nella cronologia degli eventi dettati da importanti documenti, come: l’HISTORIA LANGOBARDORUM, di Paolo Diacono, la Vita S. Dominici di Alberico, il primo contratto enfiteutico in località Bagnara, le donazioni nell’ordinamento del Liber Papiensis o Liber Legis Longobardorum, i Registri dei Pontefici e Liber Pontificalis, l’arengario delle lettere di Gregorio VII, il verbale segreto di Mario Equicola, le visite pastorali, gli atti della vertenza con il vescovo della Diocesi di Sora sul diritto di patronato e dello ius praesentandi esercitato e vantato dal duca di Sora. Sono gli atti documentali che hanno indicato le metodologie strutturali ed economiche della trasformazione del villaggio Colle de Insula in curtis, nel sistema della Curtes del Gastaldato di Sora governata dai longobardi discendenti del Re Monaco, casata dei Ratchis, che diede i natali a Ildebrando, il Santo papa Gregorio VII.
Una indagine di tipo forense con il metodo delle indagini contemporanee e complementari, sviluppate nei vari capitoli del Fiume, le pietre e la storia perduta, di Antonio Conte.
Un libro nel libro, con le pagine sparse dei segreti svelati nel cammino della ricerca, che ha portato a ripercorrere:
– la ricostruzione dell’isola di Cicerone tra le leggi della natura
– il fiume Fibreno e il lago Tremoletto nell’equilibrio idraulico del fiume Liri
– “Insula Filiorum Petri” nel processo di espansione del monachesimo nella valle del Liri
– le opere di Domenico nell’economia della contea autonoma di Sora tra i misteri della liturgia astrologica
– la chiesa di S. Nicola nella storia della Collegiata de Insula San Lorenzo Martire
– Ildebrando, il santo papa Gregorio VII nel periodo dell’età puerile e dell’adolescenza-adulto, nella vicenda della condanna per simonia al papa Gregorio VI
– la Ciociaria nella teoria del Sole e della Luna
– la vera, umana storia di “Carità” tra il giovane Cesare Baronio e l’anziano Michelangelo
– il ducato di Giacomo Boncompagni e di Costanza Sforza dei Conti di Santa Fiora con il Giardino dell’Eden nel cammino dell’albero della vita alla ricerca della sapienza
– la maledizione di Marica nella Galleria Vadurso, il canale scolmatore per la laminazione delle piene eccezionali del Liri.

Potrebbero interessarti anche...