SANTA MARIA CAPUA VETERE – Maltrattamenti ai detenuti, emesse oltre 50 misure cautelari

Oltre 50 ordinanze applicative di misure cautelari personali eseguite, dai Carabinieri di Caserta e di Santa Maria Capua Vetere, presso diversi uffici del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria della Campania e, in particolare, presso la casa circondariale ‘Francesco Uccella’, sita proprio in Santa Maria Capua Vetere. Riscontrati nel corso delle indagini molteplici casi di torture pluriaggravate nei confronti di detenuti da parte di pubblici ufficiali, 26 dei quali finiti in stato di arresto tra carcere (8) e domiciliari (18). Le indagini partirono lo scorso anno, dopo un paio di eclatanti manifestazioni di protesta organizzate, per la precarietà delle loro condizioni in tempo di Covid, proprio da gruppi organizzati di ospiti della struttura carceraria: eventi cui farà seguito una perquisizione straordinaria a danno di quasi 300 di essi ad opera del personale penitenziario. Nella circostanza si mosse addirittura il Garante Campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, che segnalò nell’occasione proprio i maltrattamenti – e mancate cure successive, nonostante traumi gravi – alla base dell’inchiesta, episodi che i detenuti riferirono lo scorso 9 aprile al Magistrato di Sorveglianza di Santa Maria Capua Vetere. A seguito del sequestro dell’intero impianto di videosorveglianza gli inquirenti riuscirono ad avere un quadro chiaro dell’intera vicenda, nonostante la difficile riconoscibilità degli autori dei maltrattamenti, armati di bastoni e manganelli e con il volto coperto da dispositivi di protezione individuale e caschi antisommossa. Posti in atto, altresì, diversi tentativi di depistaggio e falsificazioni per occultare l’accaduto e dirigere ogni responsabilità sui detenuti, cui veniva negato ogni contatto con l’esterno, videochiamate incluse, per evitare che i familiari potessero conoscere le condizioni dei loro parenti.

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