SORA – Consorzio di Bonifica, Prospero bacchetta Serapiglia

Speculazioni politiche e provocazioni personali nella guerra per le cartelle del Consorzio di Bonifica della Conca di Sora. Nel panorama arrivano le prime querele. Il professor Angelo Prospero, ex presidente del Consorzio, è stato oggetto di un pesante attacco da parte dell’ex consigliere comunale di Isola del Liri ed ex assessore provinciale Loreto Serapiglia. Il contesto è stato quello della manifestazione di protesta tenutasi a Sora per chiedere di abolire i Consorzi di Bonifica. Fra i diversi interventi c’è stato anche quello di Serapiglia, che nel prendere la parola ha definito ‘mafiosa’ la gestione dell’ente, oltre ad altre affermazioni molto gravi, legate al lavoro svolto dall’ex presidente.         
“Personalmente rispetto le ragioni di chi si organizza per manifestare – ha commentato il professor Prospero -, ma un conto è la protesta legittima ed altro è cavalcare il momento solo per scopi personali e di visibilità che nulla hanno a che vedere con le ragioni dell’utenza. Serapiglia ha utilizzato menzogne pesantissime, scendendo in insulti personali molto gravi, attacchi privi di qualsiasi fondamento tendenti solo ad infangare chi per anni è stato con trasparenza alla guida di un ente che è cresciuto, ottenendo importanti finanziamenti che hanno consentito centinaia di interventi di cui si è beneficiata l’intera collettività”.
Angelo Prospero contesta, punto per punto, le affermazioni di Loreto Serapiglia. “Non è vero che i revisori dei conti hanno dato parere negativo sui bilanci, sempre approvati regolarmente – dice l’ex presidente -, per quanto riguarda il disavanzo questo non era assolutamente di 5 milioni di euro, come dice mentendo Serapiglia, ma di uno appena, che per un Consorzio che si interessa dei territori di così tanti Comuni, con uomini e mezzi notevoli, è perfettamente in linea con un andamento gestionale sano e senz’altro non mafioso e corrotto come Serapiglia ha affermato, definendoci tutti dei ladri. Ripeto: la protesta civile ci può stare, come il rispetto delle ragioni di quei consorziati che meno usufruiscono dei servizi dell’ente, ma l’insulto e l’offesa no. Soprattutto utilizzando falsità evidenti, e per questo ho dato mandato ai miei legali per tutelarmi in tutte le sedi opportune’.    
La questione, dunque, si sposta nelle aule giudiziarie, in cui Prospero è certo di poter dimostrare le sue ragioni. L’ex presidente del Consorzio di Bonifica della Conca di Sora non si limita, comunque, a difendersi dalle accuse, ma lancia anche delle sollecitazioni tendenti alla ricerca di una qualche soluzione alla vera motivazione della sentenza, e cioè gli aumenti delle cartelle del Consorzio di Bonifica, che hanno poi portato alla manifestazione sorana.     
“Intanto c’è da specificare che il contributo è legittimo – spiega l’ex presidente – e a nostro merito ci tengo a segnalare che per 20 anni siamo riusciti a non aumentare la tassa di bonifica. Il Consorzio di Sora ha mantenuto tariffe più basse rispetto ad altri enti analoghi”. Tra le soluzioni Prospero indica un’analisi seria della situazione attraverso il coinvolgimento delle associazioni agricole e della Regione, con una proposta proprio all’ente della Pisana, che potrebbe farsi carico di un finanziamento al Consorzio, con un rimborso a lungo termine in grado di ridurre il peso sull’utenza.            
Tornando alle dichiarazioni di Serapiglia, Angelo Prospero smentisce presunti aumenti delle indennità: ‘Questo è assolutamente falso, è una menzogna, come è altrettanto falso che per tre mesi non sono stati pagati gli stipendi ai dipendenti. Occasionalmente ci furono dei brevissimi ritardi tecnici, di una settimana al massimo, che rientrano nell’assoluta normalità della gestione di qualsiasi impresa. Serapiglia mente con il solo scopo di ottenere una vana visibilità populista, ma basata su fondamenta d’argilla’. Poi Prospero fa una riflessione: ‘Serapiglia ha detto che non pagherà le bollette. E perché mai non dovrebbe farlo? Proprio lui che dai lavori del Consorzio ha avuto solo vantaggi diretti?’. L’ex presidente si dice consapevole delle richieste fatte magari dagli utenti di Fontechiari Alta o di Arpino Alta, che probabilmente hanno beneficiato poco dei servizi del Consorzio, ma si dice esterrefatto dell’atteggiamento di Serapiglia. ‘Premesso che dall’ente non abbiamo mai detto no a nessuno – aggiunge Prospero – dobbiamo rilevare che proprio Serapiglia sa bene cosa è stato fatto dal Consorzio ai confini della sua proprietà e a pochi metri dalla sua abitazione. Per evitare i continui allagamenti l’ente ha realizzato un impianto con due idrovore e una strada per accedere allo stesso impianto per una spesa di ben 215.000 euro, che tra l’altro ha un costo annuale di energia sui 3000 euro, senza contare le spese per l’ordinaria e la straordinaria manutenzione, sempre molto elevate. Basti pensare che la sola sostituzione di una pompa ha un costo di 10.000 euro. Sinceramente non capisco perché proprio lui si rifiuti di pagare dopo aver ottenuto tanti benefici’. Ora, comunque, la parola passa agli avvocati e alle carte bollate.          

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