REGIONE – 240 milioni destinati a famiglia, terza età, disabilità gravi, infanzia e adolescenza

Maggiori risorse per migliorare la vita delle persone con disabilità gravissima, di chi soffre di Alzheimer, per le famiglie e per chi può essere inserito in percorsi di Vita indipendente. Con 240 milioni di euro la Regione Lazio ha appena rifinanziato i Piani di zona, quei particolari programmi grazie ai quali i Comuni insieme ad Asl e realtà associative realizzano interventi sociali mirati. Per la prima volta, la Regione ha deciso di suddividere i fondi a disposizione in base al fabbisogno di servizi sociali espresso dai territori, e non più in base a quanto era stato speso in passato. In questo modo, il Lazio ottimizza la spesa e la focalizza su necessità precise.

“Con un investimento di 240 milioni – spiega l’Assessore regionale alle Politiche Sociali, Welfare, Beni Comuni e Asp Alessandra Troncarelli –, rispondiamo a una domanda sociale importantissima, perché riguarda il diritto di tutte e tutti di vivere una vita serena e libera. Abbiamo coinvolto direttamente i territori, chiedendo alle persone di dirci quali sono le loro reali necessità. È una piccola rivoluzione, perché siamo partiti direttamente dai bisogni, puntando sui servizi e sulla rete di professionalità presenti. Persone con disabilità gravissima, anziani e famiglie sono sempre al centro delle politiche regionali, perché l’obiettivo è costruire un vero senso di comunità in cui istituzioni, associazioni, cittadini sono dalla stessa parte. In particolare, in questo momento ancora segnato dalla pandemia e dalle sue conseguenze. Abbiamo il dovere di unirci e collaborare per non lasciare indietro nessuno”.

I fondi a disposizione copriranno il triennio 2021-2023 e sono destinati ai distretti socio-sanitari della regione. In particolare 190 milioni di euro sono finalizzati proprio al sostegno delle persona con disabilità gravissima e di chi soffre di Alzheimer, in entrambi i casi è necessaria infatti assistenza continuativa. Ma a essere valorizzati saranno anche i progetti di Vita Indipendente, si tratta di particolari progetti che puntano a creare le migliori condizioni per aiutare la persona con disabilità complessa a vivere in autonomia. In pratica viene costruito un intervento a misura di persona, affinché con l’aiuto di un assistente, il disabile possa riuscire a essere il più possibile autonomo, andando così a gestire la cura della propria persona, la vita domestica e il tempo libero. Con i fondi saranno finanziati anche misure a sostegno delle politiche per la famiglia, per assicurare condizioni di vita migliore a bambini e ragazzi i difficoltà, come ad esempio l’affido familiare.

Con gli ulteriori 48 milioni, già a disposizione dei distretti, saranno potenziati i servizi, dando così continuità, tra i vari, al servizio sociale professionale, agli interventi di pronta accoglienza, alla permanenza della persona nel proprio contesto di vita, ai servizi di residenzialità che riproducano il più possibile le condizioni di vita familiare e garantiscano il collegamento con la comunità di riferimento.

“Questo traguardo è il frutto di un iter iniziato ad agosto 2020 – spiega Troncarelli –. Ripartendo le risorse sulla base del fabbisogno, riusciamo a permettere un offerta di servizi mirata che risponde al reale bisogno dei cittadini. Il dialogo aperto con i territori ci ha permesso di approvare le nuove linee guida per la programmazione e l’attuazione dei Piani di zona. Un procedimento che abbiamo avviato in piena emergenza sanitaria tramite una proficua concertazione con tutti gli stakeholder coinvolti e che ha dato vita a una pianificazione pluriennale degli interventi”.

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