ARCE – Ex Palazzo Baisi: un ammodernamento da 300.000 euro

300mila euro per i lavori di riqualificazione del patrimonio edilizio residenziale del fabbricato ex palazzo Baisi. Sono quelli determinati dalla Direzione delle Politiche abitative della Regione Lazio e destinati alla struttura di proprietà del Comune di Arce, ubicata nel centro storico in Via Renato Sera.
«Si tratta – ha spiegato il Sindaco Luigi Germani – di uno dei primi finanziamenti ricevuti dalla nostra Amministrazione da un fondo complementare del cosiddetto Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Una somma importante che ci permetterà di riqualificare ed efficientare la struttura e l’area circostante che si trova in una delle zone più belle e suggestive del nostro paese vecchio. Ringrazio ancora una volta tutta l’Amministrazione per il lavoro di progettazione che sta facendo in questi mesi, l’Assessore ai Lavori Pubblici Sara Petrucci, l’Ufficio tecnico con il responsabile e progettista».
«La situazione attuale dello stabile – ha detto invece l’Assessore Sara Petrucci – presenta diverse criticità che ci hanno spinto a fare un progetto di risanamento e partecipare al bando della Regione Lazio. Gli interventi previsti vanno dall’impermiabilizzazione dell’edificio, all’efficientamento energetico con impianti termici di ultima generazione, opere di coibentazione, realizzazione di alcuni controsoffitti, manutenzione dei terrazzi, scalinate e vialetti, completamento dei servizi di illuminazione e gas. Con questi lavori, che comunque risultano particolarmente difficoltosi per il fatto che la zona non è accessibile da parte di mezzi meccanici di normali dimensioni, dovremmo riuscire a recuperare tre locali seminterrati adibiti a cantina che negli ultimi anni si sono resi utili per l’allestimento di diverse manifestazioni culturali e storiche».
Con lo stesso bando regionale è stato reso ammissibile, sempre per il Comune di Arce, la riqualificazione del patrimonio edilizio residenziale dell’ex Caserma dei Carabinieri di Via Lanna. Il progetto, sempre redatto dell’Ufficio tecnico comunale, potrebbe andare a finanziamento con i possibili residui dello stanziamento previsto.

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