FROSINONE – Ospedale Spaziani: con la risonanza magnetica cardiologia reparto all’avanguardia
Il modulo per la cardiologia della nuova Risonanza Magnetica installata allo Spaziani di Frosinone completa l’iter diagnostico per i pazienti con patologie cardiovascolari. L’apparecchiatura di alta fascia consente una metodica che permette di andare ad esplorare delle patologie che in precedenza non erano altrimenti documentabili.
Il cuore del paziente, attraverso la RMN, è ora analizzato a 360 gradi,
In questo particolare momento, caratterizzato dalla pandemia, sono in aumento i casi di miocardite, patologia che può essere analizzata e diagnosticata grazie alla risonanza magnetica.
La strumentazione permette ai cardiologi della Asl di Frosinone di fare una diagnosi corretta e sicura e offrire una terapia altrettanto efficace, direttamente presso il reparto dello Spaziani, evitando l’indirizzamento dei pazienti verso le strutture di Roma.
Oltre alle miocarditi, questa metodica permette l’individuazione delle malattie di accumulo come ad esempio l’amiloidosi, oppure infarti con coronarie all’apparenza pulite, che invece presentano piccoli vasi danneggiati.
Attraverso la tecnica del mapping si è ora in grado di caratterizzare in toto il muscolo cardiaco e scovare l’accumulo di sostanze diverse rispetto alla normale struttura miocardica.
“Le immagini dell’apparecchiatura di alta fascia – sottolinea la Dott.ssa Cristina Volponi Dirigente presso la UOC Cardiologia di Frosinone – sono all’avanguardia, e hanno ricevuto l’entusiastico parere anche dal centro di riferimento di Londra, con il quale collaboriamo. Il nostro ospedale, è in grado ora di fare diagnosi precise e assegnare terapie altrettanto mirate ai nostri pazienti.
Un grande risultato non solo per noi cardiologi dell’ospedale Fabrizio Spaziani, che attendevamo da anni l’arrivo di questo strumento, ma soprattutto un vantaggio enorme per gli abitanti del territorio che sappiamo essere particolarmente a rischio, rispetto alla media regionale, di patologie cardiovascolari”.