PATRICA – Dal PD a FdI: Fiordalisio replica a un articolo di Repubblica
Arriva da un piccolo Paese della Provincia di Frosinone la testimonianza che smentisce le etichettature affibbiate a Fratelli d’Italia relative a presunti cameratismi e chiusure ideologiche verso quel mondo di moderati che, confluiti nel partito di Giorgia Meloni avrebbero dovuto poi subire, come discriminante il fatto di non aver vissuto una militanza propriamente di destra.
A parlare è Lucio Fiordalisio, Sindaco di Patrica.
“Ho sentito la necessità di replicare ad un articolo, recentemente apparso sul quotidiano La Repubblica, nel quale viene ipotizzata una sorta di chiusura pregiudiziale verso chi non provenisse da esperienze politiche di destra, legata ad una visione nostalgica e addirittura neofascista, da parte della Federazione provinciale di Fratelli d’Italia di Frosinone e, più in particolare, da parte del suo Coordinatore e Senatore Massimo Ruspandini.
La narrazione su cui fonda detto articolo appare evidentemente alimentata da questioni personali di chi ha voluto fornirla al giornale, piuttosto che da fatti realmente riscontrabili, anche perché la mia esperienza all’interno di Fratelli d’Italia si discosta totalmente da tale versione.
Riconosco che non è stato facile passare dal Partito Democratico a Fratelli d’Italia e non ritorno su ragioni già più volte motivate, ma devo riconoscere che l’iniziale preoccupazione si è dissolta già dal primo giorno, dopo aver incontrato il Presidente Francesco Lollobrigida, un politico schietto, carismatico ed estremamente preparato, con il quale di tutto ho parlato tranne che del mio trascorso politico.
Stessa impressione ho avuto successivamente con il Coordinatore Regionale Paolo Trancassini, anche lui nel mirino dell’articolo, con il quale ho discusso esclusivamente di temi e problematiche del territorio.
Non ho avuto la fortuna di incontrare di persona Giorgia Meloni, che però ho potuto ascoltare durante la presentazione del suo libro “Io sono Giorgia” e soprattutto durante la manifestazione ATREJU, uno spazio politico di confronto e di approfondimento culturale dal quale sono rimasto completamente affascinato.
Sensazioni, le mie, che trovano conferma nell’esperienza di quanti si trovino a frequentare la Federazione di Frosinone, un luogo che ha accolto me e tanti altri amministratori con rispetto ed educazione, alla cui guida c’è il Senatore Massimo Ruspandini con la sua grande capacità di aggregazione e di esaltazione delle competenze.
Ho trovato un gruppo tutt’altro che chiuso, dove viene premiato il merito e l’impegno e soprattutto dove c’è la consapevolezza che allargare il campo non sia un fattore discriminante bensì un elemento di rafforzamento.
Come in tutti i Partiti però c’è il rispetto dei ruoli, forse è mancata questa consapevolezza a chi oggi lancia strali contro la Federazione di Frosinone, dipingendo una situazione completamente diversa dalla realtà.
Ho ritenuto giusto fornire questa mia testimonianza, non solo per amor del vero ma soprattutto per il rispetto che meritano le donne e gli uomini che in esso militano nel partito e che si riconoscono nelle idee di Giorgia Meloni.