SORA – Avviso Direttore Museo Civico: il parere di Valter Tersigni
Bando per la selezione del Direttore del Museo: si opera senza cognizione di causa e senza considerazione alcuna del bene di Sora. Questa è la sintesi della più triste vicenda degli ultimi tempi. Da qualche giorno forte é lo scontro sul Bando per il nuovo Direttore del Museo Civico. La collega consigliera Cerqua difende, giustamente, una categoria importante di professionisti, il loro lavoro e la cultura in generale, che appare bistrattata e, ancora una volta, considerata meno di zero. L’assessora Gemmiti, con una replica discutibile, cerca di difendere l’indifendibile. Di fatto nessuno dice che, operando in questo modo scellerato, Sora continuerà a sprofondare sempre più in basso. Amministrare bene significa anche avere la possibilità di attingere a finanziamenti pubblici, con conseguente sviluppo e crescita della realtà cittadina. Non è difficile amministrare bene, basta conoscere e rispettare la norma, guardando al futuro. Così diventa indispensabile attenersi alle regole per non sbagliare.
Il combinato disposto dell’art. 4 e dell’art. 7 del Regolamento di Gestione del Museo Civico, approvato con Deliberazione di Consiglio n. 28/2012, delinea i requisiti che deve possedere il Direttore del nostro Museo se professionista esterno. Nel dettaglio, tra le altre cose, è indispensabile una laurea vecchio ordinamento o laurea specialistica in settori disciplinari attinenti alla tipologia prevalentemente del Museo stesso, cioè archeologica.
Tale requisito si riscontra sancito come obbligatorio anche nel Regolamento regionale 20/2020 (Allegato 3 – lett. B) per l’iscrizione del Museo nell’organizzazione regionale e quindi per il suo ingresso nel circuito di finanziamenti di settore. Lo stesso requisito diventa invece opzionale nel Bando pubblicato dal comune ed approvato con Determinazione n. 6/2022. In sintesi, nella tranquillità più assoluta Sora viene tradita per l’ennesima volta, perché la maggioranza legittima la possibilità che la città resti ancora una volta esclusa dai finanziamenti regionali e quindi fuori dalla crescita e dallo sviluppo. È una pugnalata silenziosa e a tradimento che di certo la nostra realtà culturale, turistica e di sviluppo non merita. Cambiano alcuni nomi di amministratori, ma la sostanza non cambia. Non si pensa né a Sora né ai sorani, né tantomeno si rispettano le professionalità e la cultura. L’Era Nuova è piena di vecchio ed eredita da questo anche l’incapacità di guardare oltre e di fare il bene della città. A tal proposito invito il dirigente a revocare la procedura in autotutela perché il danno è grande sotto tanti punti di vista. Sarà inoltrata a breve un’interrogazione consiliare: è indispensabile che il sindaco risponda di tanto male amministrare.
Valter Tersigni