FROSINONE – Stellantis, Confimprese in videoconferenza con le parti sociali
Incontro in videoconferenza realizzato con tutte le parti sociali relative al sostegno dell’Automotive in provincia di Frosinone con la partecipazione di ConfimpreseItalia con il Vicepresidente di Confimprese Frosinone, Pasquale Perrone.
Parlare di automotive nella Regione Lazio significa concentrarsi sull’area Sud del territorio, dove ha sede lo stabilimento Stellantis di Cassino, che attraversa con il proprio indotto un momento particolarmente critico per la contrazione di domanda principalmente scatenata dalla pandemia Covid e che potrebbe essere ulteriormente amplificata dalla crisi tra Russia e Ucraina.
Per tenere sotto controllo ed evitare drammatiche conseguenze in territori già fortemente penalizati economicamente dagli effetti pandemici è chiara la necessità di un sostegno per mantenere il livello occupazionale e mettere le basi a futuri sviluppi, visto che lo stabilimento di Cassino è la punta di diamante per il segmento Premium nel gruppo Stellantis.
Nel corso della videoconferenza, ConfimpreseItalia ha portato il suo contributo e le sue proposte con il Vicepresidente di Confimprese Frosinone, Pasquale Perrone, imprenditore del settore.
Queste le sue considerazioni e le proposte della Confederazione: “Alla luce dei precedenti sostegni che negli anni sono stati messi in campo dalle istituzioni con classici bandi di settore, che non hanno dato i risultati sperati anche per la pesante burocrazia e farraginose procedure; vista la particolare collocazione geografica del Sud Lazio che confina a Sud con Regione Molise e Regione Campania, due regioni in obiettivo 1; vista la particolarità del settore che necessita di continui investimenti tecnologici per rimanere in modo competitivo sul mercato, le proposte di ConfimpreseItalia mettono in evidenza come l’area ha bisogno di un apporto diretto, che premi il merito sostenendo investimenti, tenuta o incremento occupazionale e R&S, questo può essere realizzato in modo veloce ed efficace con la fiscalità di vantaggio per quell’area geografica, che possa dare una boccata d’ossigeno a tutte le aziende del settore che in questi anni si sono dissanguate finanziariamente per mantenere in vita la propria attività ed i principali livelli occupazionali, malgrado erosioni del mercato che sfiorano il 50%”.