FERENTINO – Sant’Ambrogio, una rappresentazione teatrale nel calendario delle celebrazioni

Una rappresentazione teatrale di grande impatto scenografico, ambientata nella piazza centrale della città di Ferentino. Sabato prossimo, 30 aprile 2022, alle ore 21, in piazza Matteotti, l’associazione ‘Le StreNghe’ porterà in scena ‘Il centurione Ambrogio’.

Si tratta di uno spettacolo che narra il martirio di Sant’Ambrogio partendo dal testo che Salvatore Morosini, fratello del compianto  don Giuseppe – medaglia d’oro al valor militare nel 1945 – scrisse nel 1930 senza che mai fosse portato in scena prima d’ora. La rappresentazione avrà come interpreti gli allievi del laboratorio teatrale diretto da Cataldo Nalli, in collaborazione con la Pro loco di Ferentino, del presidente Luciano Fiorini, e con la partecipazione della Legio Alatrensis.

Le musiche sono dirette dal Maestro Donato Cedrone. La regia è di Cataldo Nalli.

Anche quest’anno sono state posizionate grandi installazioni grafiche in diversi punti strategici della città, sulle quali sono riprodotte le scene e i momenti storici più significativi delle celebrazioni in onore del patrono, a partire dagli anni immediatamente successivi al secondo conflitto mondiale e fino ai nostri giorni. Un percorso virtuale che testimonia il profondo sentimento e l’inossidabile legame della città di Ferentino al suo Sant’Ambrogio.

“Anche se non possiamo ancora tornare alla tradizionale processione e ai fastosi festeggiamenti che ci hanno sempre visto tutti in presenza, – è il commento del sindaco Antonio Pompeo e dell’assessore a Cultura e Turismo, Angelica Schietroma – abbiamo voluto che fosse comunque simbolico e sentito il nostro tributo a Sant’Ambrogio. Per tutta la città l’appuntamento del Primo Maggio è una tappa irrinunciabile, che riunisce l’intera comunità e alimenta, anno dopo anno, un sentimento sempre più forte e coinvolgente. Nonostante le limitazioni, che la responsabilità e la precauzione nei confronti del virus ancora diffuso nel nostro territorio impongono, siamo certi che riusciremo ad esprimere il nostro immutato attaccamento e tutta la nostra devozione nei confronti del nostro Patrono”.

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