FROSINONE – Domenica la 21esima Giornata del Sollievo alle Farfalle di Isola del Liri

Promuovere la “cultura del sollievo”, la diffusione delle cure palliative e la lotta al dolore. Sono questi i cardini su cui si fonda la XXI Giornata Nazionale del Sollievo in programma domenica 29 maggio, indetta dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome e dal Ministero della Salute.

Per l’occasione la Asl di Frosinone apre le porte dell’Hospice aziendale “Casa delle Farfalle” di Isola del Liri, domenica 29 maggio a partire dalle 11.00, per un evento formativo-informativo sulle cure palliative e la lotta al dolore con la partecipazione delle istituzioni e delle associazioni di volontariato. 

Ospedale senza dolore

L’Azienda Sanitaria Locale ha, in quest’ottica, avviato da tempo il progetto “OSPEDALE SENZA DOLORE” che intende dare la giusta attenzione al dolore dei pazienti ricoverati, aspetto che deve essere considerato al pari di altri segni vitali quali la frequenza cardiaca, la temperatura corporea, la pressione arteriosa, la saturazione di O2, fondamentali nella valutazione clinica della persona.

I servizi della Asl

L’ambulatorio di terapia del dolore situato al I° piano dell’Ospedale F. Spaziani, all’interno dell’U.O.C. di Anestesia garantisce una tempestiva attività di consulenza ospedaliera con la presa in carico dei casi complessi (inquadramento diagnostico con scale di valutazione del dolore validate, interventi terapeutici, valutazione dell’efficacia del trattamento, impostazione del piano terapeutico antalgico da inviare al MMG alla dimissione).  

Si accede all’ambulatorio con impegnativa del medico di famiglia tramite CUP.

  • L’accesso ai trattamenti è diretto con tempo di attesa massimo di 48 ore dalla richiesta.
  • Telefono ambulatorio 0775-1883375

Il significato della giornata 

“Non è una giornata “contro” il dolore o la sofferenza – spiega il Dott. Walter Ciaschi – ma a favore del sollievo, in chi è malato e nelle persone care. Il sollievo è sempre possibile, anche nei casi in cui la persona permane nella condizione di malattia o al termine della vita. Un sollievo che può essere raggiunto grazie a nuovi e sempre più efficaci farmaci e terapie, ma anche attraverso una cura umana fatta di attenzione, tenerezza, vicinanza, sostegno ed amore. Sostegno non significa solo affrancamento dal dolore fisico o da altri sintomi, vuol dire anche sentirsi persona sempre valorizzata, degna di cura e di rispetto fino alla fine della vita quando non è più possibile guarire”.

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