CALCIO – Grande successo per il trentennale del Sora in C2. I ragazzi del Maestro Di Pucchio in campo nel giorno di Santa Restituta
‘Un sogno bianconero‘ 30 anni dopo. Nella stagione 1991-1992 il Sora di Luiso, D’Ambra, Promutico e tanti altri beniamini del pubblico festeggiò la promozione in Serie C2. Decisivo il doppio spareggio contro il Sulmona. Reti bianche a Pescara, 2-0 al Matusa di Frosinone.
Per il trentennale da quel successo indelebile il Maestro Claudio Di Pucchio ha guidato nuovamente i suoi ragazzi in una partita celebrativa e amichevole contro la compagine del Comune di Sora capitanata ovviamente dal Sindaco Luca Di Stefano. Il match si è chiuso sul 2-2 con reti di Luiso, Emilio Coraggio, Cianfarani e del primo cittadino volsco con una pregevole punizione. Tutto ciò nel giorno di Santa Restituta.
Al triplice fischio abbiamo raccolto le dichiarazioni di alcuni protagonisti. Queste le parole del mitico mister Di Pucchio: “Siamo contenti perché abbiamo avuto l’occasione di ritrovarci tutti. Questa occasione ci è stata offerta dall’amministrazione comunale con la sua sensibilità e per questo la ringraziamo. Noi eravamo anche preoccupati perché la gente magari si ricorda atleti di altra levatura e in uno stato fisico certamente diverso da quello attuale. Ci ha fatto piacere di essere stati capaci di rimanere fino alla fine in partita senza infortuni. Mi spiace che non ci siano più i tifosi di una volta. Il mio pensiero va a loro perché sarebbero venuti in massa a rivederci. Speriamo che il Sora Calcio possa riacquisire un ruolo come è stato il nostro soprattutto dal 1993 al 1997, quando dopo Roma e Lazio nella Regione c’era solo il Sora in ordine di importanza. Per due volte quella squadra mancò per un punto gli spareggi per la B. Il calcio è la cosa più importante tra quelle meno importanti perché può trasmettere spirito di appartenenza, orgoglio e unione. Ricordo che quando il lunedì il Sora vinceva in città erano tutti felici“.
Il commento a caldo del Sindaco Luca Di Stefano: “Questa è una giornata fantastica. E’ la giornata di tutti i sorani, la giornata di Santa Restituta. L’idea della partita nasce da Luigi Milano e da Marco Gaetani che hanno voluto fortemente organizzare, subito dopo le elezioni, questo match perché si avvicinavano i 30 anni del grande Sora. Questa è la squadra di cui tutti siamo stati innamorati e che si tramanda di generazione in generazione. L’obiettivo dell’amministrazione è stato subito quella di sposare l’idea e fare innamorare anche i più piccoli del Sora Calcio. Siamo legati ancora a quel professionismo che loro rappresentano ancora oggi. Sono contento perché ho visto tantissima gente sugli spalti. Poi ho chiuso in bellezza con il gol del 2-2“.
Il capitano di tante battaglie Maurizio Promutico: “Oggi ho vissuto sensazioni bellissime. Tornare a Sora è sempre un’emozione forte perché qui sono diventato grande. Sono arrivato da ragazzino e fortunatamente sono capitato nel periodo storico del club. Dalla Prima Categoria siamo arrivati alla C1. Poi è stato fantastico ritrovare questi ragazzi compagni di squadra di quell’epoca. In quel momento l’unione di intenti coinvolgeva perfettamente tifosi, allenatore, società e squadra. Quello che abbiamo fatto lo abbiamo ottenuto con l’aiuto di tutti. Queste non sono frasi fatte. Quando andavano in giro per la città vivevamo in simbiosi con la popolazione. Non posso mai dimenticare il ritorno da Frosinone, dopo lo spareggio vinto contro il Sulmona, con una città intera ad attenderci per festeggiare il salto in C2. Queste sono cose belle della vita che rimangono per sempre e non hanno prezzo. Io auguro a Sora di frequentare di nuovo palcoscenici importanti. Però bisogna ringraziare tutti i giocatori e i dirigenti che si sono susseguiti dal 1907 in poi“.