PONTECORVO – La differenziata funziona: l’amministrazione difende le proprie scelte

La differenziata, a Pontecorvo, ha ingranato la quinta. Gino Trotto, presidente della Asm, non ha mai smesso di credere, insieme al sindaco Rotondo e al vice Belli, nella validità del progetto. “Un sistema che costa ai contribuenti, è bene ricordarlo, molto meno di quello che sarebbe costato il porta a porta. Lo dicono i numeri” spiega Trotto.

La raccolta differenziata con le isole ecologiche, compreso lo spazzamento manuale, costa alla Asm 1.195.000 euro ai quali vanno aggiunti i 500.000 euro che spende il Comune, in modalità diretta, per smaltire i materiali presso gli impianti di recupero, per un costo finale di 1.700.000 mila annui.

“Se invece avessimo adottato il porta a porta avremmo speso, conti alla mano, almeno il 30% in più (cioè 2.200.000 euro annui) dovendo assumere altro personale, noleggiare o acquistare altri mezzi in numero sufficiente per assicurare il servizio sull’intero territorio, comprese le campagne dove, proprio grazie a questo sistema abbiamo potuto mantenere invariata la tariffa al 40%. Questa – conclude Trotto – è la verità dei numeri, non la mia”.

“Oggi è chiaro a tutti – commenta il vicesindaco Nadia Belli – che la scelta delle isole ecologiche sia stata la più opportuna ed è maturata dopo attente valutazioni sia riguardo i costi, sia riguardo la funzionalità. Superate le prime difficoltà, i cittadini hanno familiarizzato con il nuovo sistema che si è rivelato agevole e che è attivo da mattina a sera. Nessuno è costretto a tenersi le immondizie in casa, sui balconi o in giardino in attesa del giorno del ritiro”.

Il sindaco Anselmo Rotondo elogia la sensibilità dei pontecorvesi “attenti ai temi dell’ambiente e del decoro urbano. Ciò che mi riempie di orgoglio è che sono gli stessi cittadini i primi a vigilare contro gli incivili. È stata una residente di via Ravano, per esempio, a redarguire due donne, poi multate, che stavano abbandonano i rifiuti per strada. I cittadini diligenti sono la stragrande maggioranza e sono loro i primi ad indignarsi e stigmatizzare i comportamenti inqualificabili dei pochi incivili che ancora gettano i rifiuti per strada”.   

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