BOVILLE ERNICA – Giornata della Memoria: le celebrazioni al Comprensivo

L’Istituto comprensivo di Boville Ernica ha celebrato la Giornata della Memoria incontrando Alessandrina De Rubeis, studiosa della Shoah nel basso Lazio e autrice del romanzo storico “Il testimone”, Pische Aurora Editore, per parlare dell’internamento degli ebrei a San Donato Valle di Comino nel 1940. Fra i relatori del convegno anche la professoressa referente per l’Educazione civica Nunzia Scarano e l’assessore comunale all’Istruzione, alla Cultura e alle Politiche giovanili, Anna Maria Fratarcangeli, che ha portato il saluto del sindaco Enzo Perciballi e dell’Amministrazione ricordando l’importanza di questa celebrazione “per il rispetto che si deve alle vittime e perché non accada mai più”.

Alla mattinata di riflessione, che si è svolta presso l’anfiteatro della scuola Armellini, hanno partecipato i ragazzi della scuola secondaria di primo grado con canti a cura del coro diretto dai professori Raffaella Mazzoli e Augusto Colasanti.

L’assessore Fratarcangeli, parlando alla folta platea, ha portato saluto del sindaco Enzo Perciballi e dell’Amministrazione comunale e ha fatto i complimenti ai ragazzi e al corpo docente per i bellissimi lavori svolti. Quindi ha spiegato che “è importante celebrare ogni anno questo evento per ricordare e, soprattutto, per portare rispetto alle persone (donne, bambini, uomini) che hanno perso la vita, perché parliamo del momento della storia più vergognoso e orribile che l’uomo abbia mai potuto scrivere. Ma ricordare in segno di rispetto non deve rimanere un esercizio fine a sé stesso, anzi, deve essere utile per far sì che le violenze morali, fisiche e psicologiche subìte, non si ripetano, seppur in maniera diversa, perché oggi purtroppo assistiamo ancora a tante forme di violenza. Lo scopo della storia è proprio quello di insegnare a non ripetere gli errori del passato anche se l’attuale guerra in atto ci fa capire che non si è imparato molto”. 

Ai ragazzi e ai docenti sono arrivati anche i ringraziamenti e il saluto del primo cittadino: “Il passato non è mai passato definitivamente. Anche se sotto le ceneri il fuoco dell’odio, del razzismo, della discriminazione cova sempre, per questo occorre tenere costantemente la guardia alta: le famiglie, la scuola, la società debbono essere luoghi in cui la formazione di ragazzi e ragazze, ma poi dei cittadini tutti, va di pari passo con la coltivazione e la messa in pratica dei valori della conoscenza, della responsabilità, della solidarietà”, ha detto Perciballi, con le parole della senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti.

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