LATINA – Via Appia Regina Viarum: sottoscrivono il progetto 13 Comuni della provincia

Si è tenuta nella mattinata odierna a Roma, presso le Terme di Diocleziano, la cerimonia della firma del Protocollo di intesa per la candidatura del sito “Via Appia. Regina Viarum”, per l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO.

La Città di Gaeta, rappresentata nella Capitale dal Sindaco Cristian Leccese, è uno dei 73 Comuni sottoscrittori del progetto, insieme alle Regioni Lazio, Campania, Basilicata e Puglia, 12 Province (tra cui quella di Latina) e Città metropolitane, 15 Parchi, la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e 25 università italiane e straniere.   

Gli altri comuni pontini interessati dal passaggio della “Regina Viarum” sono Cisterna di Latina, Latina, Norma, Sermoneta, Sezze, Pontinia, Terracina, Monte San Biagio, Fondi, Itri, Formia e Minturno.

Alla cerimonia sono intervenuti: il Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura, Giancarlo Mazzi; il Presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, Mons. Pasquale Iacobone; il Presidente della Ragione Basilicata, Vito Bardi; il Presidente vicario della Regione Lazio, Daniele Leodori; l’Assessore al Turismo della Giunta Regionale Campania, Felice Casucci; il Consigliere Regionale della Regione Puglia, Grazia Di Bari; l’Assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor. 

Gli interventi sono stati introdotti dalla Direttrice del Servizio UNESCO del Ministero della Cultura, Mariassunta Peci, e dal saluto del Direttore del Museo Nazionale Romano, Stephane Verger. Prima della presentazione della candidatura da parte della Direttrice del Comitato tecnico-scientifico, Angela Maria Ferroni, è stato inoltre proiettato un promo del documentario RAI “Via Appia, Regina Viarum”.

La strada consolare, circa 900 km di tracciato da Roma a Brindisi inclusa la variante traianea, che collega Brindisi a Benevento, rappresenta non solo il prototipo del sistema viario romano, ma è anche simbolo millenario delle relazioni tra le civiltà del Mediterraneo e quelle dell’Oriente e dell’Africa. 

L’eccezionale rilevanza culturale della Via Appia antica che, con le sue ben conservate testimonianze infrastrutturali, archeologiche architettoniche, funerarie e civili rappresenta un fenomeno non solo culturale, ma geografico e politico di eccezionale importanza, impone la necessità di conservarne l’eccezionale valore universale per le generazioni presenti e future.

Per sostenere la candidatura dell’Appia, il Ministero della Cultura, promotore del progetto, sta investendo nel restauro e nella valorizzazione di evidenze archeologiche e architettoniche situate lungo il percorso, con l’obiettivo di coniugare le ragioni della conservazione e valorizzazione di questo importante patrimonio con lo sviluppo sostenibile dei territori coinvolti, per rafforzare l’offerta culturale, fondamentale per la crescita sociale ed economica soprattutto delle aree interne.

Dopo la valutazione del Consiglio direttivo della Commissione Nazionale Italiana UNESCO, il dossier scientifico, accompagnato dal Piano di gestione del sito candidato, sarà inviato a Parigi.

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