ARCE – Incuria terreni, prime sanzioni per i proprietari insolventi
Stato di incuria dei terreni, in arrivo le prime sanzioni. Dalla scorsa settimana la Polizia Locale di Arce ha inviato i primi verbali ai proprietari di terreni e giardini incolti del centro urbano di Arce ed Isoletta, nonché a quelli risiedenti in zone di campagna, soprattutto in prossimità di abitazioni e strade.
Il mancato rispetto delle norme poste a tutela della sicurezza, dell’igiene e del decoro, espone infatti il proprietario a gravi specifiche responsabilità amministrative, civili e penali. L’accertamento dello stato di incuria da parte della Polizia locale, ma anche da parte di altre Forze di polizia, salvo che il fatto non costituisca reato o non sia punito da altre disposizioni speciali, comporta a norma dell’articolo 7bis D.Lgs 267/2000 l’applicazione di una sanzione amministrativa d’importo da euro 25,00 a euro 500,00. Contestualmente alla “multa” verrà notificata al proprietario la diffida alla pulizia e messa in sicurezza nel termine perentorio di 15 giorni dalla data di notifica. In caso di inerzia e valutata la reale pericolosità della situazione, verrà avviata la procedura di esecuzione d’ufficio con oneri e spese a totale carico dei soggetti inadempienti.
«Invito ancora una volta tutti i cittadini – ha detto il Sindaco Luigi Germani – a provvedere alla pulizia dei terreni di competenza. È prima di tutto – fa notare ancora il primo cittadino – una questione di rispetto per gli altri e la base per convivere civilmente in una comunità. Se ognuno di noi facesse la propria parte, molti problemi non ci sarebbero. Bisogna anche tenere conto che spesso la mancata pulizia del proprio fronte stradale può causare incidenti, talvolta anche molto gravi. L’Amministrazione comunale si sta predisponendo per porre rimedio a questa indecorosa e pericolosa situazione. In particolare – ha concluso Germani – nel caso in cui le operazioni di taglio non vengano eseguite dai singoli privati, il Comune dovrà procedere autonomamente, a spese dei proprietari inadempienti».