FROSINONE – Valle del Sacco, informazioni ancora troppo scarse: dalle associazioni appello alle istituzioni

Le associazioni ed i cittadini della Valle del Sacco sono da alcuni mesi riuniti in assemblea permanente, in modo itinerante nei diversi comuni del Sito di Interesse Nazionale (SIN) ‘Bacino del fiume Sacco’, allo scopo di condividere gli elementi di conoscenza in merito alle attività previste dall’ Accordo di Programma Quadro del marzo 2019, avendo constatato la mancanza di una informazione completa e comprensibile alla cittadinanza su una parte importante di queste attività, in particolare quelle di caratterizzazione delle aree agricole e ripariali, dei siti prioritari e delle aree industriali.

Per quanto riguarda l’indagine epidemiologica in corso, sono stati effettuati due incontri pubblici preliminari a Colleferro e Frosinone, in attesa dei risultati definitivi.

Nel frattempo è stata fatta circolare una informazione generica ed incompleta sulla base di incontri promossi da associazione padronali e professionali, che la stampa ed i media hanno riportato ricavandone la possibilità di ridurre in modo significativo l’area del SIN ed i vincoli conseguenti.

Dal territorio, come è naturale, emergono due istanze fondamentali: quella di garantire la salute dei cittadini dell’ambiente assieme alla possibilità di sviluppare tutte le attività economiche da cui dipende il benessere delle popolazioni. Queste due istanze devono andare di pari passo e non si può sacrificare la prima in funzione della seconda, così come è stato fatto nei decenni passati e come talvolta ancora accade. Il cronoprogramma inserito nell’Accordo di Programma Quadro prevedeva la conclusione delle attività entro il 2023, cosa che non accadrà, anche in conseguenza della pandemia da Covid-19.  A questo punto è necessario sapere quale sia la nuova tempistica.

Di fronte al prolungarsi di questa situazione ed al manifestarsi di ipotesi sommarie ed ingiustificate di ridimensionamento del SIN, le associazioni ed i cittadini riuniti in assemblea chiedono alle istituzioni,  Regione Lazio come Responsabile Unico dell’Attuazione ed al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, per quanto di loro competenza e nelle forme relative, di venire a relazionare sullo stato dell’arte in incontri pubblici, aperti alla cittadinanza, tali da garantire la massima partecipazione e fruizione.

Contemporaneamente si richiede una riorganizzazione dell’informazione riguardante le attività relative al SIN ‘Bacino del fiume Sacco’ garantendone la completezza, l’aggiornamento in tempo reale e la reale leggibilità da parte dei cittadini, mettendoli in grado di comprendere le procedure in atto nel loro sviluppo, le strutture che ne sono responsabili, le norme e le decisioni amministrative che le giustificano.

Associazione Rete per la Tutela della Valle del Sacco

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