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Con l’accusa di corruzione due docenti dell’Universitร di Cassino e il titolare di una agenzia di formazione di Sora sono stati tratti in arresto dalla locale Guardia di Finanza: a loro carico la presunta responsabilitร di aver instradato in maniera non equilibrata, nรฉ imparziale, un concorso scolastico indetto proprio dall’Ateneo della Cittร Martire: la somma pattuita, in particolare, ammontava a 15.000 euro per singolo candidato. I militari, reperiti indizi utili attraverso intercettazioni telefonico-ambientali, oltre che mediante accurati controlli bancari, hanno focalizzato la propria attenzione su 26 persone in totale, arrivando alla fine alle conclusioni odierne: gli insegnanti arrestati, e attualmente detenuti in regime domiciliare, nel concorso in esame, fungevano da membri di Commissione e, come tali, avrebbero attribuito ai candidati voti sufficienti al superamento delle prove, i cui quesiti sarebbero stati resi previamente noti dall’Ateneo alla scuola di formazione.
Di seguito la pubblicazione integrale del comunicato della Guardia di Finanza di Cassino:
Al termine di articolate indagini di polizia giudiziaria, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino – nella persona del dott. Andrea Corvino, Sost. Proc. – i Finanzieri hanno eseguito unโordinanza di custodia cautelare domiciliare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale – dott.ssa Alessandra Casinelli – nei confronti di soggetti indiziati di appartenere a un’associazione per delinquere finalizzata alla corruzione.
I sodali avrebbero favorito l’accesso al corso per lโammissione ai โpercorsi di formazione per conseguire la specializzazione per le attivitร di sostegno didattico agli alunni con disabilitร โ โ cosiddetto โTFAโ โ in relazione al concorso bandito per lโanno 2022/2023 dallโUniversitร degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, a fronte della dazione di circa 15.000 euro a candidato, corrisposti in tranche da 5.000 euro, nellโimminenza di ciascuna delle tre fasi concorsuali.
In particolare, le investigazioni di polizia giudiziaria, delegate alle Fiamme Gialle del Gruppo di Cassino, eseguite anche attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, videoriprese e indagini bancarie, hanno consentito di acquisire elementi indiziari nei confronti di due professori dellโUniversitร di Cassino, membri della commissione giudicatrice del concorso, di un Direttore del menzionato Ateneo e del titolare di un istituto privato di alta formazione, con sede in Sora.
Oltre ai predetti membri del sodalizio, le indagini hanno riguardato anche ulteriori 23 soggetti, tra cui gli aspiranti concorrenti che, nellโimminenza di ognuna delle tre prove concorsuali, a fronte della promessa del buon esito delle stesse, avrebbero corrisposto al titolare dellโistituto sorano la somma di 5.000 euro. Le indagini hanno permesso di individuare anche una fitta rete di soggetti aventi il ruolo di presunti intermediari, in grado di mettere in contatto lโistituto sorano con chiunque volesse avere accesso privilegiato alle fasi concorsuali. Successivamente, a fronte della dazione di denaro, il titolare del centro di formazione privato avrebbe ottenuto dal dirigente dell’Universitร di Cassino una ristrettissima lista di quesiti da cui sarebbero stati sorteggiati i test somministrati in sede di prova preselettiva, provvedendo poi a diramarli ai concorrenti in prossimitร della prova concorsuale. Sempre con lโausilio del funzionario pubblico, avrebbe ottenuto, poi, gli argomenti oggetto della successiva prova scritta, comunicandoli ai candidati paganti, garantendo il superamento anche della seconda prova con il massimo dei voti.
Nello specifico, per la prova scritta, al fine di rassicurare i concorrenti paganti sul superamento della procedura, lโimprenditore sorano ha rappresentato che bastava riempire 15 righe e, anche se avessero scritto informazioni non corrette (ad esempio che โla luna รจ violaโ, da cui la denominazione dell’operazione), grazie alla sua conoscenza dei membri della commissione giudicatrice, avrebbero comunque ottenuto il massimo della votazione, accedendo in tal modo ai posti a concorso per quellโanno. Unโanaloga procedura veniva attuata per la prova orale finale, per la quale lโimprenditore avrebbe prospettato di non aver alcun problema a farla superare con il massimo dei voti, dovendo i candidati preoccuparsi solo di non fare โscena mutaโ, anche rispondendo con argomentazioni non attinenti dalla domanda posta.
Il compenso di 15.000,00 euro per ogni candidato veniva riscosso dal titolare dellโistituto privato in contanti e versato, in quota parte, al citato Direttore, seguendo un modus operandi collaudato e reiterato dal primo ciclo del corso. I due professori, invero, avrebbero provveduto ad attribuire il massimo punteggio, nelle prove scritte e orali, ai candidati che venivano loro segnalati, ottenendo quale utilitร per la loro intercessione favori personali da parte dellโistituto paritario. In particolare, uno dei docenti avrebbe partecipato gratuitamente a corsi per ottenere delle certificazioni linguistiche e di informatica, mentre il figlio di uno di loro avrebbe frequentato e si sarebbe diplomato presso l’istituto paritario senza pagare la quota di 4.000 euro dovuta. Infine, le Fiamme Gialle di Cassino hanno verificato che i candidati paganti, che sono stati in grado di memorizzare la banca dati fornita e che hanno corrisposto le somme di denaro richieste, sono risultati vincitori di concorso, avendo ottenuto il massimo dei voti alle successive prove scritta e orale. In un caso, addirittura, una candidata, che aveva pagato la somma di denaro per assicurarsi la vittoria del concorso, insoddisfatta della votazione conseguita alla prova scritta, avrebbe preteso dal titolare della predetta scuola privata quanto promesso, ottenendo l’immediata rettifica della votazione.
Con il medesimo provvedimento, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Cassino ha disposto il sequestro diretto, anche nella forma per equivalente, di โฌ 100.000, quale profitto del reato. Le condotte illecite emerse nel corso delle indagini assumono particolare rilevanza se si considera la natura del concorso pubblico, che permette lโaccesso a un corso abilitante per il sostegno a studenti con disabilitร , attivitร estremamente delicata.
Il presente comunicato viene effettuato in ossequio al d.lgs. 106/2006, come modificato dal d.lgs. 188/2021 – nel rispetto del diritto della persona sottoposta a indagini/imputato, da ritenersi non colpevole fino a sentenza definitiva -, in quanto ricorrono โspecifiche ragioni di interesse pubblico che lo giustificanoโ per la particolare rilevanza pubblica dei fatti oggetto degli accertamenti e per le esigenze costituzionalmente tutelate connesse al diritto allโinformazione, al fine di fornire notizie in modo trasparente e rispettoso dei diritti degli indagati e delle parti offese.