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Nellโambito delle istituzionali attivitร di tutela e cura del patrimonio naturalistico, lโEnte Parco Monti Ausoni e Lago di Fondi ha predisposto per il 2025 lโavvio di una campagna di studio, ricerca e monitoraggio scientifico per acquisire conoscenze approfondite di una parte significativa della fauna selvatica presente allโinterno delle sue aree protette, con particolare attenzione alle specie dโinteresse comunitario. Sulla base delle osservazioni e delle indicazioni fornite dal personale tecnico naturalistico e dal Servizio di Vigilanza Guardiaparco, esperti dei singoli gruppi tassonomici, affiancati dal personale interno dellโEnte, valuteranno lo stato di salute di alcune specie, scelte tra quelle piรน vulnerabili o che rappresentano dei bioindicatori della qualitร degli ambienti.
Tra gli animali che verranno seguiti dagli esperti cโรจ il lupo che, dopo essere stato a rischio dโestinzione, รจ tornato a colonizzare anche le aree collinari e montuose del Parco, ponendo una duplice sfida: la prima รจ la salvaguardia di un predatore che riesce naturalmente a regolare le popolazioni di prede (tra cui soprattutto il cinghiale) negli habitat in cui vive, preservandoli in buono stato di salute; la seconda si gioca sul fronte dellโeducazione alla convivenza, che passa attraverso la mitigazione dei conflitti che si generano quando, ad esempio, la presenza del lupo comporta danni per le aziende zootecniche o quando il lupo viene percepito come un competitore di selvaggina, andando incontro a fenomeni come il bracconaggio o lโavvelenamento.
I dati raccolti attraverso le indagini faunistiche in programma sia nel Parco Monti Ausoni e Lago di Fondi, sia nella Riserva naturale Lago di Canterno, consentiranno di stimare la presenza di branchi, la loro numerositร , le aree piรน frequentate. Questo consentirร allโEnte di predisporre indennizzi, fornire agli allevatori, strumenti di protezione del bestiame e prevenzione del danno, predisporre incontri di sensibilizzazione con la popolazione delle zone piรน frequentate.
Gli studi che verranno condotti nella Riserva del Lago di Canterno consentiranno di ricostruire una check-list dettagliata delle specie presenti soprattutto nelle zone umide e sui rilievi collinari che circondano il lago, acquisendo dati di presenza ma anche documentazione video-fotografica, che consentirร di realizzare interventi di educazione ambientale e di promozione dellโarea protetta.
Gli studi sugli odonati e sugli anfibi si concentreranno in particolare nellโarea carsica di Camposoriano e Santo Stefano, posta a cavallo dei comuni di Sonnino e Terracina, caratterizzata dalla presenza di vari fontanili e numerosi โacquariโ e pozzi, ove trovano il loro habitat ideale gli anfibi e gli odonati che, essendo legati allโacqua almeno nella fase riproduttiva, sono buoni indicatori di qualitร ambientale e sentinelle sensibili ai cambiamenti climatici e ambientali, naturali o dovuti alle attivitร antropiche.
Per ciรฒ che concerne lโavifauna โ oltre alla prosecuzione dellโordinaria azione di controllo e rilevamento in siti di particolare interesse per la copiosa presenza di uccelli stanziali e/o migratori quali il Lago di Fondi, il Laghetto degli Alfieri e il Lago di Canterno โรจ stata affidata la realizzazione della seconda annualitร di studio ornitologico della ZSC (Zona Speciale di Conservazione: una tipologia di area protetta prevista dallโUnione europea) โSugherete di San Vito e Valle Marinaโ.
Tutte le azioni previste consentiranno di acquisire e aggiornare i dati e le conoscenze riguardanti le varie specie faunistiche al fine di verificare lโefficacia degli interventi di tutela ed eventualmente meglio calibrarli in relazione alle esigenze delle singole specie e degli habitat a esse collegati.
โGli studi e le ricerche in programma โ ha dichiarato il direttore dellโEnte Parco, dott. Lucio De Filippis โ ci forniranno informazioni preziose per una aggiornata e attendibile fotografia e conseguente valutazione del rapporto tra determinate specie della fauna selvatica e i relativi habitat nei siti piรน sensibili delle aree naturali protette affidate in gestione a nostro Ente Parco. La conservazione della natura e la gestione del territorio hanno bisogno di questi dati. Ristrutturare un fontanile o programmare unโattivitร ricreativa sulle sponde di un lago, necessitano di tener conto delle esigenze di piccoli anfibi come ad es. le salamandre e i tritoni o di uccelli migratori come gli anatidi, lโairone rosso o il falco di palude.
I monitoraggi costanti, in particolare, ci aiuteranno a studiare anche la cosiddetta fenologia delle varie specie animali prese in considerazione, ossia la correlazione tra fattori climatici e variazioni ambientali e i mutamenti che si manifestano nel loro ciclo biologico. Gli studi saranno ovviamente accompagnati da relazioni tecnico-scientifiche dettagliate comprensive di schede descrittive, con la segnalazione di eventuali fattori di minaccia nelle aree di indagine e suggerimenti gestionali per la mitigazione dei rischi.