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Si preannuncia tutto esaurito per il prossimo spettacolo della stagione di prosa del Teatro Comunale Gigi Proietti di Priverno, resa possibile grazie alla collaborazione tra il Comune di Priverno, ATCL, circuito multidisciplinare del Lazio sostenuto da MIC Ministero della Cultura e Regione Lazio, e Matutateatro.ย C’รจ infatti grande attesa per lo spettacolo โ€œElena, la mattaโ€ che andrร  in scena domenica 19 gennaio alle ore 18:30, interpretato da Paola Minaccioni, con Valerio Guaraldi e Claudio Giusti, drammaturgia di Elisabetta Fiorito, regia di Giancarlo Nicoletti, musiche di Valerio Guaraldi, scene di Alessandro Chiti, costumi di Giulia Pagliarulo, disegno luciย  di David Barittoni, produzione Goldenart Production & Altra Scena. Fra documento storico, emozione e ironia, Paola Minaccioni torna a teatro con una grande prova dโ€™attrice, vestendo i panni di unโ€™antieroina del Novecento: Elena Di Porto, la โ€œmattaโ€ del ghetto ebraico di Roma. Una storia vera tutta al femminile che si trasforma in uno spettacolo coinvolgente e di grande impatto emotivo.ย 

Il 16 Ottobre 1943 le SS Naziste rastrellano il ghetto di Roma, deportando ad Auschwitz oltre 1000 ebrei della comunitร  romana. Fra questi cโ€™รจ una donna, Elena Di Porto, che fino alla sera prima ha provato ad avvertire gli abitanti del ghetto del pericolo imminente. Nessuno, perรฒ, le ha dato retta, perchรฉ Elena รจ la โ€œpazzaโ€ del quartiere ebraico, per lโ€™appunto detta โ€œla matta di Piazza Giudia”.ย 
Lo spettacolo, scritto dalla giornalista di Radio 24 Elisabetta Fiorito, trae spunto dal libro storico del ricercatore archivista Gaetano Petraglia โ€œLa Matta di Piazza Giudรฌaโ€, edito dalla Giuntina che, attraverso documenti d’archivio inediti e testimonianze orali, ricostruisce con precisione la vita di questa donna straordinaria a cui Paola Minaccioni sul palco presta corpo e voce. Teatro di narrazione, monologo dโ€™autore, rievocazione storica e grande performance attoriale: questi gli ingredienti per raccontare una storia che merita di non essere dimenticata. Non un reading e nemmeno un monologo classico, quindi: ma uno spettacolo evocativo e soprattutto emozionante. Con la volontร  di raccontare un mondo, unโ€™epoca, una figura di donna e, con essi, tutta una societร .ย A ottantโ€™anni da quella triste ricorrenza, lo spettacolo รจ infatti un emozionante viaggio nellโ€™Italia della seconda guerra mondiale, delle leggi razziali, della paura ma anche della speranza e della solidarietร . Una straordinaria prova dโ€™attrice fra dramma e comicitร  di una della piรน apprezzate interpreti del panorama teatrale italiano.
Proseguirร  intanto, presso il foyer del Teatro Gigi Proietti, la mostra di fotografia contemporanea a cura di Fabio D’achille per MAD Museo dโ€™Arte Diffusa, dal titolo MAD โ€œphoto_foyerโ€, inaugurata a novembre in occasione dell’apertura della stagione teatrale. Dal 19 gennaio sarร  in mostra โ€œArchitetture quasi indistinguibiliโ€ di Giovanni Stoto che racconta cosรฌ le sue opere: โ€œQuasi รจ un avverbio usato normalmente per indicare che una qualitร  non รจ pienamente raggiunta, difficilmente รจ associato a un concetto con accezione negativa. Questo portfolio vuole invece dare rilevanza a ciรฒ che non รจ immediatamente visibile all’occhio, trasformando elementi architettonici in un segno grafico la cui significazione resta, come ci insegna la semiotica, a carico di chi guardaโ€.

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