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Un lungo viaggio in Europa, un itinerario nelle grandi capitali come nei piccoli centri, uno studio animato dalla speranza, dalla convinzione e dalla fiducia che lโEuropa รจ la nostra fortuna, il nostro futuro, ma anche un progetto su cui cโรจ ancora tanto da lavorare e che chiede di essere rinnovato e ripensato con tenacia, entusiasmo e concretezza.
Enrico Letta, ospite della Banca Popolare del Cassinate in occasione di un nuovo appuntamento di BPC INCONTRA organizzato nellโambito delle celebrazioni per il settantesimo anniversario della costituzione della banca, ha presentato il suo libro โMolto piรน di un mercatoโ, edito da Il Mulino. Un volume nel quale Letta, Presidente del Jacques Delors Institute e decano dellโIstituto de Empresa (IE) di Madrid, racconta il viaggio compiuto in Europa per la redazione del Rapporto sul futuro del mercato interno dellโUnione europea commissionatogli dalla Commissione e dal Consiglio UE.
Un percorso e un lavoro compiuto nel segno di Jacques Delors, europeista convinto, che รจ stato ministro e presidente della Commissione europea, โinventoreโ del Mercato Unico Europeo, con il quale Letta, che guida lโistituto che porta il suo nome, ha intrattenuto un lungo rapporto di amicizia e di collaborazione. E per una felice coincidenza proprio a Cassino, nel 1989, Delors ricevette la laurea Honoris causa in Economia e Commercio nel marzo del 1989, anno cruciale per la storia dellโEuropa.
Una serata alla quale hanno partecipato moltissime persone e alla quale รจ stato presente anche il Sindaco di Cassino, Enzo Salera, accompagnato da diversi rappresentanti della giunta e dellโamministrazione Comunale. Salera, nel suo saluto, ha ringraziato Letta e ha sottolineato anche la proficua collaborazione con la banca a beneficio della cittร , collaborazione che si declina in diversi modi, tra cui, ad esempio, la creazione dellโEmporio Solidale, intitolato a Donato Formisano e realizzato in un locale messo a disposizione dalla banca su impulso del giร assessore ai Servizi Sociali Luigi Maccaro, anche lui presente in Sala.
Davanti ad un pubblico numeroso, attentissimo e partecipe Letta ha raccontato il suo viaggio, lungo, impegnativo e entusiasmante: in 9 mesi, da settembre 2023 ad aprile 2024, 400 incontri, tappe in 65 cittร , in un viaggio che ha toccato non solo i luoghi istituzionali e le grandi cittร , ma anche le periferie, con incontri con parti sociali, imprese, sindacati, banche, assicurazioni, professioni, cooperative, terzo settore, associazioni consumatori, studentesse e studenti.
Sono emerse tutte le differenze che ancora separano un Paese dallโaltro, ma, scrive Letta ยซmai ho avito la percezione che queste differenze camuffassero incompatibilitร ยป. La vera forza dellโUnione Europea รจ proprio nel rispetto delle diversitร e nel rendere ricchezza questa stessa diversitร .
La scrittura del rapporto รจ stata ยซun grande esercizio collettivoยป, che ha raccolto tante voci ed รจ frutto di un confronto e di dialoghi aperti.
Si รจ parlato di democrazia, e di come sia percepibile ovunque in Europa una richiesta di senso e di coinvolgimento sempre piรน forte: ยซla democrazia di stampo tradizionale – scrive Letta – รจ sotto pressione e ha bisogno di essere rafforzata da forme di partecipazione sempre piรน marcate [โฆ] bisogna dimostrare che con la democrazia e la partecipazione lโeconomia cresce in modo piรน sostenibile e la societร รจ piรน forte e inclusivaยป.
Restano perรฒ in Europa, come un ยซrischio mortaleยป, la frammentazione e la logica nazionalista. Le spinte identitarie sono un peso ingombrante in Europa e rappresentano una visione miope. Anche la complessitร del quadro normativo europeo รจ legata innanzitutto al fatto che gli stati membri non hanno voluto rinunciare al proprio assetto normativo e fiscale nazionale.
La decisione presa al momento della nascita del mercato unico, cioรจ quella di non inserire 3 ambiti oggi fondamentali, come lโenergia, la finanza e le telecomunicazioni, si รจ rivelata penalizzante e, oggi, su settori cosรฌ strategici, lโEuropa si trova ad essere meno competitiva rispetto ad un mercato che ha ormai dimensioni globali planetarie.
Particolarmente interessante e stimolante la riflessione sulla creazione di unโUnione dei Risparmi e degli Investimenti. Questa garantirebbe una maggiore forza competitiva allโEuropa, ribilanciando anche lo spostamento di tutti i centri di poteri di potere finanziario negli USA. Letta alza ancora di piรน lโasticella: il Mercato unico dei servizi finanziari deve essere strettamente collegato con lโobiettivo impegnativo di finanziare la grande missione europea della transizione verde, giusta, digitale. In questo modo il progetto di integrazione dei mercati finanziari europei si legherร ad un obiettivo alto: incentivare il risparmio degli europei a rimanere in Europa e finanziare la transizione. Non la finanza per la finanza, ma ยซun progetto concreto orientato a trovare le risorse necessarie a finanziare le tre grandi prioritร della transizione sviluppo sostenibile, giustizia sociale, innovazioneยป. Scrive Letta: ยซInvestire e finanziare questa transizione non รจ solo una decisione economica; รจ probabilmente la scelta piรน strategica che lโUE possa fare per assicurarsi un significativo vantaggio competitivo sulla scena globale, preservando e sviluppando al contempo gli standard sociali di cui lโEuropa รจ orgogliosaยป.
E unโaltra grande proposta: la creazione di un โventottesimo ordinamentoโ che, senza annullare il diritto commerciale dei singoli paesi, possa essere il punto di riferimento di tutte le imprese che vogliono operare a livello europeo. La differenza dei diritti commerciali, infatti, diventa un grande ostacolo soprattutto per le piccole imprese che cosรฌ non solo non colgono un vantaggio, ma anzi subiscono uno svantaggio ovvero la moltiplicazione della concorrenza che arriva dallโestero.
E ancora: introdurre la โquinta libertร โ. Non solo libertร di circolazione di beni, servizi, capitali, persone, ma anche la libera circolazione delle idee, della ricerca, e in generale della conoscenza, che possa rilanciare lโinnovazione e possa porre la scienza tra i pilaastri dellโUnione Europea.
Non รจ mancata una riflessione anche sul mondo bancario e sugli spazi che possono esserci nella nuova Europa e nel nuovo mercato anche per le piccole banche di territorio. Esse sono una risorsa preziosa. ยซIl nostro paradigma โ scrive Letta nel volume – che si basa sul legame essenziale tra grandi e piccole imprese salvaguardando attivamente la paritร di condizioni deve essere preservato. Questo modello รจ una forza fondamentaleยป. Il punto non รจ eliminare i piccoli, perchรฉ questi hanno ancora molto margine di competitivitร e successo. Sono โi grandiโ, quelli che un tempo erano i grandi quando รจ nata lโUnione Europea, che rischiano oggi di non essere abbastanza grandi rispetto ai colossi americani o asiatici.
Temi, questi, su cui รจ nato un interessante confronto tra Enrico Letta, il Presidente Formisano e il Direttore Roberto Caramanica: un dialogo interessante e proficuo, che ha fatto emergere con chiarezza la forza e lโidentitร delle piccole banche, in grado di gestire la relazione con il territorio in una maniera eccellente e non comparabile con quella delle grandi banche, che si rivolgono a fette di mercato diverse. Grandi e piccole banche possono convivere con reciproco vantaggio.
ยซUn incontro ricchissimo, denso di contenuti โ ha detto Formisano โ per il quale ringrazio di cuore il Presidente Letta, che ci ha arricchiti con la sua esperienza, con la condivisione del suo lavoro, con la sua apertura, la sua capacitร di ascolto e dialogo. Eโ stato davvero un bel modo di celebrare i 70 anni della nostra banca e per allargare lo sguardo e gli orizzonti per il futuroยป.
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