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Che la sanitร pubblica sia sotto attacco da decenni, per favorire quella privata, noi del Movimento Civico Sanitร e Territorio lo sappiamo e lo denunciamo da molti anni. E sappiamo benissimo anche delle conseguenze nefaste che devono subire i cittadini, con le infinite disfunzioni sanitarie che ciรฒ comporta.
Ma quando si viene in contatto diretto con certe storie, quando le si vede negli occhi umidi delle persone e le si sente dal suono tremulo della loro voce, allora รจ tutta un’altra storia. Allora la lettura politica della realtร , che sempre ci sforziamo di fare, si fa concreta e diventa carne, vita vera, dolore palpabile; le liste d’attesa non sono piรน soltanto un problema burocratico da affrontare, ma diventano paura per il futuro, ansia, preoccupazione; i pellegrinaggi della salute non sono piรน soltanto la denuncia della disparitร tra cittadini di aree diverse, ma sconvolgimento di molte vite con giorni tormentosi per il malato e per i suoi congiunti; la rinuncia alla cura non รจ piรน soltanto una vergogna intollerabile, ma la decadenza fisica della persona colpita, logorata inesorabilmente da quella malattia, altrimenti curabile, sotto gli occhi impotenti dei suoi cari, anche fino alla morte. Allora, quando si viene in contatto diretto con tutto questo, fa davvero un altro effetto. ร quel che ci รจ accaduto, come ci accade spesso, ricevendo questa segnalazione da un diabetico (che parla anche per un altro suo compagno di sventura), che si รจ rivolto a noi del Movimento per trovare supporto. Cosรฌ ci scrive il nostro amico.
โSono affetto da diabete mellito di tipo 1, una condizione cronica che richiede un monitoraggio costante e una gestione attenta dei livelli glicemici. Negli ultimi anni, grazie ai progressi della tecnologia, ho potuto migliorare in modo significativo la mia qualitร di vita. Lโutilizzo di un microinfusore insulinico ha rappresentato una svolta per me: ha permesso un controllo piรน preciso della glicemia, una maggiore flessibilitร nella gestione quotidiana e, soprattutto, una vita piรน serena e autonoma. Il microinfusore, abbinato a sensori per il monitoraggio continuo della glicemia, mi ha aiutato a stabilizzare i valori glicemici e a regolare il mio stile di vita. Con questo supporto tecnologico, ho potuto affrontare la quotidianitร con maggiore tranquillitร , riducendo i rischi di ipoglicemie gravi e migliorando il mio benessere generale. Tuttavia, negli ultimi giorni, mi sono trovato costretto a tornare indietro. A causa della mancanza di materiale nella farmacia della ASL di Frosinone, ho dovuto sospendere lโutilizzo del microinfusore e tornare alle penne di insulina e agli stick glicemici. Una regressione forzata e inaccettabile, soprattutto considerando che dispongo di un piano terapeutico in corso di validitร , che prevede esplicitamente la fornitura dei materiali di consumo necessari per lโutilizzo del microinfusore. Questa situazione non รจ solo frustrante, ma anche pericolosa. Tornare a una terapia meno precisa e piรน invasiva, come quella con penne e stick, comporta un aumento del rischio di squilibri glicemici, una maggiore difficoltร nella gestione quotidiana e un impatto significativo sulla qualitร della vita. ร grave che la ASL di Frosinone non provveda allโacquisto e alla distribuzione dei materiali indispensabili per una terapia che non solo รจ piรน efficace, ma รจ anche raccomandata dalle linee guida internazionali per la gestione del diabete di tipo 1. Questo comportamento mette a rischio la salute dei pazienti e rappresenta una grave mancanza di rispetto verso chi, ogni giorno, combatte per mantenere lโequilibrio in una condizione cronica complessa.
Chiedo con forza che venga fatta chiarezza su questa situazione e che vengano ripristinate al piรน presto le forniture necessarie. La tecnologia non รจ un lusso, ma una necessitร per noi pazienti diabetici. Negarcela significa negarci il diritto a una vita dignitosa e in salute. ร tempo che le istituzioni sanitarie si assumano la responsabilitร di garantire continuitร terapeutica e accesso ai dispositivi salvavita. La salute non puรฒ e non deve essere ostaggio della burocraziaโ.
Cosa aggiungere a queste sue considerazioni? Che รจ una storia molto triste e dolorosa, ma per niente rara. E che da parte nostra daremo tutto il supporto necessario alla soluzione di questa vicenda, con l’impegno di continuare, ora piรน che mai, nella nostra lunga battaglia per la sanitร pubblica, affinchรฉ nessuno debba piรน trovarsi in una tanto umiliante e angosciosa situazione.
Floriana Porretta – Movimento Civico Sanitร e Territorio
