FROSINONE – Sanità, proposta in Federlazio del Direttore ASL Mastrobuono
Un protocollo d’intesa da presentare alla Regione Lazio per riscrivere insieme le regole della collaborazione tra sanità pubblica e privata con l’obiettivo di rispondere al meglio ai fabbisogni della sanità locale, per definire le modalità di accesso dei pazienti alle cure, delle prestazioni che si vogliono erogare. Per ridefinire, insomma, insieme, i rapporti tra Asl e strutture private accreditate.
È questa la proposta che il direttore generale della Asl di Frosinone Isabella Mastrobuono ha presentato, giovedì pomeriggio, alla platea di imprenditori attivi nella sanità privata associati a Federlazio in un incontro organizzato sul tema a Frosinone, proprio dall’Associazione delle piccole e medie imprese.
Incontro moderato dal direttore di Federlazio Roberto Corbo e che ha visto la partecipazione del presidente dell’Associazione Alessandro Casinelli e del consigliere regionale Mauro Buschini, anche presidente della commissione Bilancio alla Regione Lazio. Tutti hanno ovviamente accolto con entusiasmo la proposta della Mastrobuono, consapevoli del fatto che oggi, specie nel Lazio, sono tante le lacune esistenti nel rapporto tra pubblico e privato.
“Con le mie aziende sono presente in diverse regioni d’Italia – ha detto in apertura Alessandro Casinelli – e vi assicuro che è proprio qui, nel Lazio, che si hanno maggiori difficoltà”. I motivi sono ben noti e risalgono tutti, principalmente, alla disastrata situazione economica in cui versa il settore da anni. “Ma dobbiamo lavorare insieme – ha aggiunto Casinelli – per cercare di invertire questa tendenza. In questa provincia esistono strutture di eccellenza che non sono adeguatamente valorizzate, anzi sono invece penalizzate, ad esempio dai ritardi nei pagamenti. Non possiamo continuare così, non possiamo più essere fanalini di coda di Roma. Noi non siamo di serie B. In questo senso va il mio appello al manager: lavoriamo insieme, mettiamo su un tavolo permanente per costruire la sanità del futuro. Un sistema sinergico funziona meglio per tutti”.
Appello subito raccolto dal manager nel suo intervento, incentrato sulla necessità di migliorare i rapporti tra pubblico e privato, atto cruciale per un miglioramento dell’offerta sanitaria. “Sono consapevole del fatto che in questa provincia esistono strutture che erogano servizi eccellenti, che a volte superano in qualità quelli erogati dal pubblico. È per questo che voglio proporvi questo protocollo d’intesa, per riscrivere insieme, sanità pubblica e privata, le regole per rispondere a tutti i bisogni del
territorio. Lo scriviamo noi, insieme, e quindi possiamo farlo al meglio per rispondere alle nostre esigenze ma soprattutto a quelle dei cittadini. Esempi? Possiamo prevedere posti letto di cura intermedia ubicati nelle Rsa collegati direttamente con l’ospedale”.
Anche il consigliere Mauro Buschini ha fatto propria la proposta, impegnandosi a promuoverla sui tavoli regionali. Buschini ha voluto anche riepilogare l’impegno della Regione in materia di sanità, a partire dalla Casa della Salute di Pontecorvo, attivata da poche settimane, e soffermandosi sulla necessità di uscire dal blocco del turn over: “Se riusciremo di nuovo ad assumere, avremo risolto l’80 per cento delle criticità di questa provincia” ha detto. Aggiungendo poi, sul fronte della sanità privata, che presenterà un emendamento alla manovra di bilancio in corso di approvazione perché la quota che la Regione stanzia per le Rsa venga girata direttamente alle strutture. Un modo per accelerare i tempi di pagamento. Tutto ciò nella convinzione che l’efficienza del sistema pubblico possa essere un traino fondamentale anche per i privati. E non certo il contrario.
Convinzione questa anche dell’intera platea presente giovedì pomeriggio all’incontro e dell’Associazione imprenditoriale, dichiaratasi quindi pronta a mettersi al lavoro sin da subito per la definizione di questo protocollo d’intesa che potrebbe contribuire ad un netto miglioramento del rapporto tra sanità pubblica e privata.