ALATRI – Giudice di Pace, l’ufficio resta in piedi: Morini soddisfatto
Ufficio del Giudice di Pace, chiuse le procedure. Nella giornata ieri, il Sindaco di Alatri Giuseppe Morini ha provveduto ad inoltrare presso i competenti uffici del Ministero di Giustizia, l’elenco del personale assegnato a servizio del Giudice di Pace di Alatri, e l’indicazione definitiva dei locali dove sarà ospitato, comunicazione avvenuta a seguito di Delibera di Giunta Comunale n. 125 del 26/06/2014.
Questo è l’ultimo atto previsto dalle circolari ministeriali, per quei Comuni che hanno conservato l’Ufficio del Giudice di Pace. Ricordiamo a tale proposito che a seguito del decreto ministeriale del 7 marzo 2014, sono stati soppressi tutti gli Uffici della provincia, salvo quelli dove coesistono sedi di tribunale, Frosinone e Cassino, e i soli Uffici di Alatri e Sora.
Così il Sindaco Morini: “Esprimo la più viva soddisfazione per il risultato raggiunto. Si tratta di un traguardo non scontato, tanto è vero che Comuni a noi vicini, non sono riusciti a conservare l’Ufficio del Giudice di Pace. E’ un impegno notevole che questa Amministrazione ha voluto prendere e mantenere nei confronti dei propri concittadini e dell’intero Territorio, che storicamente ha Alatri come riferimento per i servizi più importanti. Un impegno che sebbene gravoso, non poteva che essere portato a giusto compimento: al di là delle problematiche del nostro bilancio, che ci costringe a scelte sempre più obbligatoriamente penalizzanti, e al di là della esigua pianta organica di questo Ente, abbiamo onorato il nostro impegno, nel migliore dei modi, garantendo la permanenza di un servizio che riteniamo di primaria importanza per il territorio, come quello della Giustizia. Voglio precisare che sono stati fatti tutti i tentativi per poter avere la disponibilità di personale del Ministero già capace e presente, ma ad oggi non è stato possibile. Per questo – Conclude il sindaco Morini – voglio ringraziare anzitutto il personale comunale che si è proposto per questo servizio,accettando un cambiamento di assegnazione che sebbene organico alla pianta dell’Ente, comporta sempre delle novità; accettando anche di buon grado il periodo di formazione prevista, senza arroccarsi su rendite di posizione e dimostrando, in questo periodo così difficile, che il lavoro non sempre è dove si vorrebbe e che bisogna inseguirlo perché sia mantenuto; voglio ringraziare inoltre il mio Ufficio che ha seguito per mio conto, direttamente, tutta la vicenda, i funzionari comunali, tutta la mia squadra politica, che fino infondo ha creduto ed appoggiato questo progetto.”