SORA – Consiglio a vuoto, Tersigni annuncia le dimissioni
A vuoto per mancanza del numero legale la seduta del consiglio comunale. La seconda convocazione della massima assise cittadina è fissata per domani alle ore 18.00. Il Sindaco Ernesto Tersigni, però, parla di dimissioni. Di seguito riportiamo alcuni passaggi della lunga dichiarazione di Tersigni e che lui stesso ha letto durante una conferenza stampa:
“In seguito alla apertura della crisi amministrativa voluta da una parte di esponenti del partito di F.I., finora alleata con il gruppo N.C.D., e che ha determinato la mancata approvazione del bilancio comunale di previsione in data 31.07.2014, ho iniziato, come mio diritto-dovere, una serie di consultazioni tra gli esponenti di altre forze politiche rappresentate in Consiglio Comunale. Ho parlato di diritto-dovere, in quanto il Sindaco, pur essendo eletto dalla maggioranza dei cittadini, rappresenta la totalità dei cittadini stessi e deve porsi come obiettivo il bene della città. Ed è con questa finalità che ho cercato una condivisione di intenti da parte di altri consiglieri che abbiano a cuore le sorti di Sora. Qualcuno, invece, più avvezzo ad altra politica, parla di “mercato delle vacche”, scendendo così tanto, da offendere inevitabilmente tutto il Consiglio Comunale e chi lo rappresenta. Senza voler entrare nei particolari, e al fine di evitare le ormai sterili doppie o triple versioni dei fatti, manipolate nei bar, e che vengono riferite secondo convenienza, mi limito solo a prendere atto di aver trovato nel gruppo “Patto Sociale per Sora” rappresentato in Consiglio dal Dott. Serafino Pontone, un sensibile interlocutore per ricostituire un gruppo che rappresenti una nuova maggioranza che affondi le sue radici nel condiviso senso di responsabilità e di rispetto del mandato degli elettori. Il Consigliere Pontone rientra a pieno titolo nel gruppo di maggioranza scelto dai nostri concittadini nel 2011 e, una volta definitivamente chiarite le motivazioni che lo avevano allontanato dal gruppo di maggioranza, si è stilato un elenco sia di priorità condivise a livello organizzativo, sia di un rinnovato programma per dare impulso a nuovi stimoli agli ultimi 20 mesi di governo della città. […] A questo punto, stando così le cose, essendo venuto a mancare un elemento fondamentale nei rapporti prima umani e poi politici, che è quello della fiducia reciproca, “ad impossibilia nemo tenetur” così dicevano i nostri saggi antenati latini, e cioè “nessuno è tenuto a fare cose impossibili. Pertanto ritengo chiusa l’alleanza con gli esponenti sorani che rappresentano F.I. in Consiglio Comunale non essendoci più i presupposti iniziali. Non può un gruppo che rappresenta una minoranza nella maggioranza di governo (sapendo di essere determinante) dettare condizioni inaccettabili, in nome del “Bene comune” ma che inevitabilmente si riconducono solo alla gestione di potere. […] Quindi oggi non posso contare su una maggioranza in Consiglio, e pertanto, comunque vadano le cose, alla fine di questo Consiglio rimetterò il mio mandato nelle mani del Presidente del consiglio che provvederà ad informarne il Prefetto. Martedì affronterò con piacere il viaggio istituzionale in Canada, […] Al mio ritorno, previsto per il giorno 22 settembre, proverò di nuovo a trovare una maggioranza possibilmente ampia e coesa, che dia garanzia di serenità e voglia di impegnarsi per portare a termine il mandato, se ciò non fosse possibile consegneremmo la Città ad un Commissario Prefettizio con tutte le conseguenze negative immaginabili […]”.