FROSINONE – Elezioni provinciali, Spilabotte replica duramente a Scalia

La senatrice Maria Spilabotte replica a muro duro al collega Francesco Scalia in merito alla discussione relativa alle prossime elezioni provinciali. Spilabotte: “Ritengo che alle farneticazioni ed alle falsità si debba mettere un freno, perchè a tutto c’è un limite. Il comportamento del Senatore Scalia è inaccettabile: continua a ritenersi proprietario del Partito, rifuggendo il confronto democratico e le regole interne del PD. Ma soprattutto continua a denigrare gli organismi dirigenti del PD legittimati da lui stesso, visto che, insieme con il Senatore Moscardelli, si è prodigato per arrivare ad una soluzione che consentisse al nostro Partito di avere degli organismi dirigenti.
E’ bene anche ricordare che quella soluzione individuata ha penalizzato solo una parte del Partito, e precisamente la nostra area, quella che aveva avuto la maggioranza dei voti degli iscritti, ma l’abbiamo fatto per il bene del PD. Purtroppo Scalia, ancora una volta, vuole solo confondere le idee e buttare fumo negli occhi. Non so se Scalia abbia partecipato a qualche famigerata assemblea dei sindaci, sicuramente ha preso parte ad una cena a Bassetto con noti esponenti di partiti di centrodestra, come riportato da tutti i giornali, menù compreso.
Da parte nostra non c’è nessun accordo con Forza Italia; la candidatura di Schietroma nasce all’interno del percorso del centrosinistra, a differenza di quello di Pompeo, sostenuto anche dal centrodestra. Chi non ha voluto mai affrontare la discussione delle elezioni provinciali nel PD è stato Scalia: punto! Ci chiediamo ancora come mai il candidato più rappresentativo del Partito Democratico, ovvero il Segretario provinciale Costanzo, è stato bocciato da Scalia.
E’ credibile oggi chi parla di unità e di unica candidatura del PD quando ieri ha lavorato per silurare la candidatura del nostro segretario? Direi proprio di no. Infine, la sua risposta sul consenso elettorale, ricorda, purtroppo, quelle che faceva Berlusconi nei tempi d’oro e questo non va a suo favore. La realtà è una: Scalia ha candidato, arbitrariamente, fuori dagli organismi del PD, Pompeo, in spregio ad ogni regola democratica: questa è una operazione aberrante per un Senatore della Repubblica.
Noi, nella direzione provinciale del Partito, come prevede lo statuto del PD, abbiamo approvato il regolamento ed avanzato la candidatura di Schietroma, leader del PSI. Ed è giusto che questa operazione politica venga avallata con l’utilizzo del simbolo del PD, per far capire quale sia effettivamente il candidato del nostro Partito. Questa è politica, ma probabilmente al Senatore Scalia interessa altro”.

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