SORA – Caso-PD, ora è polemica diretta Scalia-De Angelis
“De Angelis è l’ultimo a poter parlare su Sora. La candidatura che impose alle ultime elezioni amministrative ha portato il PD di Sora al 2% e a non eleggere neanche un consigliere comunale. Quanto al merito della vicenda, il direttivo del circolo del PD sorano, nel pieno dei propri poteri statutari, di fronte alla rottura tra un partito alleato con il governo Renzi (NCD) ed un partito all’opposizione dello stesso governo (FI), ha deciso di dare il proprio sostegno all’amministrazione comunale di Sora per evitare il commissariamento della stessa. Il commissariamento infatti, avrebbe comportato un bilancio tecnico con imposte e tariffe al massimo per imprese e cittadini e l’assenza del comune di Sora mentre si decidono partite fondamentali per il futuro della città: il nuovo atto aziendale della ASL, da cui dipende anche il destino dell’ospedale di Sora, e l’elezione del nuovo consiglio provinciale”.
A dichiararlo il senatore del PD, Francesco Scalia, che risponde a muso duro alle esternazioni rilasciate dall’ex europarlamentare De Angelis dopo le ultime vicende che hanno coinvolto il Comune di Sora.
“Sul piano politico – aggiunge Scalia – l’operazione è del tutto coerente con l’alleanza di governo nazionale. È singolare che De Angelis mi accusi una volta di aver riunito il centrodestra e oggi mi accusi di un’operazione che di fatto spacca il centrodestra della città di Sora”.
“Quanto alle elezioni provinciali – continua – è noto, ed ammesso anche dallo stesso coordinatore provinciale di Forza Italia, che De Angelis aveva un’intesa con FI sulla candidatura di Schietroma alla presidenza della Provincia. Venuto meno l’appoggio di FI per scelta di tanti amministratori iscritti a quel partito, e venuta meno conseguentemente anche la disponibilità di Schietroma, De Angelis ha prima tentato di convincere a candidarsi il Sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, di Forza Italia, e poi non riuscendoci, invece di prendere atto dell’unica candidatura del PD, il Sindaco di Ferentino, Antonio Pompeo, si è inventato all’ultimo momento, senza passare per la direzione provinciale, la candidatura di un altro sindaco del PD”.
“Oggi De Angelis fa la battaglia d’identità, dopo aver candidato d’intesa con FI, un esponente di un altro partito, e dopo aver tentato addirittura di candidare un sindaco di FI contro un sindaco del PD. Il gioco è scoperto e non inganna nessuno”.
“Quanto a me – conclude Scalia – la scelta del centrosinistra l’ho fatta quando era difficile farla. Quando Buttiglione, segretario del PPI, ha portato il partito a destra. Molti di noi diedero vita ai popolari di Bianco e, senza sedi e senza simbolo, affrontammo le elezioni. Da allora ho vissuto tutto il percorso che ha dato vita al PD. Lo stesso percorso che ha avuto Antonio Pompeo. Nessuna decisione presa da una direzione costruita a tavolino e con un tesseramento annullato, può toglierci questa appartenenza e questa bandiera”.