FERENTINO – Provinciali 2014, Giovani Democratici: orgogliosi della candidatura di Pompeo
Abbiamo, in queste settimane, assistito al dibattito che si è consumato intorno alle elezioni provinciali e una domanda ci è sorta spontanea: che esempio sta dando il gruppo dirigente provinciale del Partito Democratico ?
Con la legge 7 Aprile 2014 la Provincia di Frosinone è diventata ente di area vasta di secondo livello. Palazzo Jacobucci si è trasformato in un centro di coordinamento amministrativo del territorio frusinate.
Noi siamo convinti che il politico sia un servitore e che la dialettica politica debba essere dialogo e incontro, soprattutto quando avviene tra donne e uomini che sono tra loro ‘amici e compagni’ e che, all’interno di uno stesso partito, dovrebbero farsi ‘comunità’. Un’idea, la nostra, lontana dai pregiudizi, dalle mistificazioni , dalle accuse e dalle divisioni di oggi.
Nel solco di queste convinzioni e di questo nuovo orizzonte istituzionale, salutiamo con orgoglio e soddisfazione la candidatura del nostro sindaco Antonio Pompeo alla presidenza della provincia e ci sentiamo estranei alle accuse che gli vengono rivolte.
Molti di noi, senza avere ancora la tessera elettorale in tasca, si sono iscritti al Pd fin dalla sua fondazione. Siamo entrati nella sezione di Ferentino con la voglia di partecipare e di cambiare il mondo partendo dai più “piccoli”. A raccoglierla fu il sindaco Pompeo, allora segretario di circolo, lo stesso che oggi viene additato come uomo di destra.
Aver incassato il sostegno da chi ha una fede politica diversa dalla nostra non cambia il passato. Semmai cambia la storia di chi quel sostegno lo esprime. Andare oltre il proprio bacino di riferimento elettorale rappresenta un merito e non una colpa, perché significa che, ancor prima di governare, si è riusciti ad accendere un cambiamento, quello nelle persone che ci circondano.
Prendere i voti di destra è stato anche il valore aggiunto di Matteo Renzi. Anche lui fu deriso e tacciato come un estraneo da parte della nomenclatura ufficiale, la stessa a cui oggi la dirigenza provinciale del partito assomiglia.
La stima verso il sindaco Pompeo non ci lascia isolati e non è condivisa solo dalla vasta coalizione di amministratori che lo sostiene. Lo stesso avversario in questa competizione elettorale, il sindaco di S. Donato Val di Comino, l’ha espressa e dimostrata più volte. Ce lo ricordiamo accomodato nella poltrona di velluto blu lungo la fila più vicina al palco dove sedevano i sen. Scalia e Moscardelli, mentre sorrideva ed applaudiva. Era un pomeriggio di qualche settimana fa, la prima occasione del nostro sindaco da candidato presidente.
Oggi c’è un unico vero imperativo che pulsa nel cuore degli amministratori che rappresentano i 91 comuni del frusinate: andare avanti. Questa spinta ha resistito al peso di nomi importanti, ha trasceso ogni distinzione, ha cercato una figura fresca, capace di fare sintesi e dalle comprovate capacità amministrative, trovandola poi nella proposta di Antonio Pompeo candidato presidente.
Anche se non siamo amministratori e non facciamo parte della platea elettorale, ci sentiamo parte integrante di questo percorso. “Andiamo avanti” lo diciamo e lo vogliamo anche noi, senza paura e senza tentennamenti. Si tratta di essere coraggiosi e fiduciosi al tempo stesso. Si tratta di vivere responsabilmente il tempo che ci è dato vivere con tutte le sue difficoltà.
Alice Popoli – segretario circolo Giovani Democratici di Ferentino