FIUGGI – Il Gran Galà dei Sommelier, una serata di degustazioni e riconoscimenti

Riflettori puntati sul mondo del vino, sabato scorso a Fiuggi, in occasione del “Gran Galà Vitis 2014” promosso dall’Associazione Italiana Sommelier di Frosinone. Una serata che ha visto il nettare di Bacco protagonista assieme alle creazioni culinarie dei pluripremiati chef  Sandro e Maurizio Serva, del ristorante “La Trota” di Rivodutri, vera punta di diamante di questa quarta edizione della manifestazione.
I sapori laziali della tradizione, rivisitati dalla creativa coppia di chef, si sono sposati perfettamente con le ventotto etichette presenti nella carta dei vini, rappresentative non solo della nostra regione ma di tutto il territorio nazionale, nonché di Francia, Spagna, Germania.

Il Gran Galà, fulcro del progetto “Qualità e comunicazione” portato avanti in questi anni dall’Ais di Frosinone per promuovere una corretta cultura del vino e del cibo, costituisce ormai un imperdibile appuntamento per quanti amano il vino, per quanti lo “frequentano” da semplici appassionati ma anche per coloro che nel settore enologico lavorano in qualità di produttori o ricercatori. L’iniziativa di sabato scorso, rispecchiando i fini per i quali è stata ideata, ha rappresentato dunque una preziosa occasione di confronto sul mondo del vino tra aziende produttrici, studiosi, giornalisti ma anche fruitori e neofiti. E questa quarta edizione ha voluto costituire un cambio di passo rispetto al passato, uscendo dai confini provinciali e ponendosi come evento di più ampio respiro, aperto a tutto il territorio laziale e nazionale.
Ad aprire la serata nella suggestiva cornice di una delle più eleganti ed antiche strutture ricettive del territorio frusinate, il saluto del presidente dell’Ais Lazio Angelica Mosetti e della sua “erede” alla guida della delegazione provinciale Luisa Cacciotti, che hanno posto l’accento sull’importanza assunta in questi anni dal Gran Galà e sullo spirito di gruppo che caratterizza ogni attività dell’associazione; a sottolineare l’importanza dell’iniziativa anche la presenza del presidente dell’Ais nazionale Antonello Maietta e del consigliere Giorgio Rinaldi, oltre che di vari ospiti d’eccezione come il volto del Tg5 Gioacchino Bonsignore, Marco Sabellico del Gambero Rosso, il giornalista di fama internazionale Luigi Cremona, il prof. Massimo Santoro e la senatrice Maria Spilabotte.

Prima di entrare nel vivo con la degustazione di vini e portate, il Gran Galà ha dedicato ampio spazio ai riconoscimenti, cuore del progetto “Qualità e comunicazione”, che ogni anno vengono assegnati a personalità o aziende che si sono distinte nei vari ambiti legati al mondo del vino. Quest’anno i riconoscimenti sono andati al produttore della Valtellina Giuseppe Rainoldi (Degustazione Ais dell’anno), che ha trasmesso, con i suoi vini, “gli eroici” entusiasmi di una raccolta ai limiti dell’immaginabile; al sommelier Cristiano Cini (Formazione e didattica), che con professionalità e competenza contribuisce a formare sommelier e comunicatori nel mondo del vino; all’Azienda Casale del Giglio (Sperimentazione e ricerca), fautrice di un progetto di sperimentazione e ricerca fin dal 1985; al giornalista Vittorio Macioce (Comunicare il territorio), ideatore del “Festival delle storie”, con cui ha dato lustro alla Valle di Comino; e, ancora, a Maria Carla Bonollo dell’omonima distilleria anagnina (Interpretare il territorio – L’italianità nel mondo), che ha saputo coniugare la produzione di eccellenti distillati con le più avanzate biotecnologie; a Marco Sabellico (L’arte del comunicare), per aver contribuito a rendere la comunicazione sul vino accessibile a tutti.
E uno speciale premio della giuria è stato assegnato ai veri protagonisti della serata, gli chef Sandro e Maurizio Serva, che hanno esaltato le etichette proposte e deliziato i palati dei presenti con piatti curiosi e raffinati, come il cappuccino di zucca con ricotta al caffè, semi di canapa e croissant all’arancia o il celebre uovo di carciofo che rappresenta una delle loro cifre stilistiche più apprezzate. Una vera sfida, per loro, preparare una cena gourmet per una così ampia platea. Ma è stata una sfida affrontata con grande professionalità, che ha portato a risultati sorprendenti.

Al termine della serata i  quasi duecento partecipanti hanno tributato un più che meritato applauso agli chef, a tutto il personale di sala e di cucina, al gruppo di lavoro dell’Ais che ha organizzato in ogni dettaglio il galà, al Palazzo della Fonte, a tutti gli sponsor, nonché alla squadra dei sommelier che, con competenza e passione, hanno accompagnato gli ospiti in un viaggio sensoriale decisamente appagante. Da sottolineare, poi, che non è mancata l’attenzione ai meno fortunati: grazie all’organizzazione senza scopo di lucro “Equoevento Onlus”, che opera contro gli sprechi alimentari, il cibo in eccesso è stato raccolto e donato agli ospiti di una comunità di Trivigliano.

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