CAPUA – La Finanza sequestra opificio per la fabbricazione di false Hogan

La Compagnia della Guardia di Finanza di Capua, nell’ambito dell’attività di contrasto al dilagante fenomeno della contraffazione dei marchi, ha scoperto, in Acerra (NA), un opificio adibito all’illecita produzione in serie ed al confezionamento di calzature riproducenti il marchio “Hogan”.
La fabbrica era protetta da un apposito sistema di videosorveglianza che, sebbene perfettamente funzionante, non ha impedito ai finanzieri di irrompere all’interno dello stabile, ove sono stati sorpresi il titolare e nove lavoratori in “nero”, tutti di nazionalità italiana, intenti alla produzione delle scarpe.
Nel locale, di oltre 120 mq., sono stati rinvenuti e sequestrati 31 macchinari, ognuno di essi in funzione al momento dell’intervento, 3 clichè di metallo, nonché oltre 40.000 pezzi tra scarpe finite e pronte per la commercializzazione, tomaie, solette interne in cuoio, suole di gomma e relativi accessori, tutti recanti il marchio contraffatto della nota griffe “Hogan”.
Le fiamme gialle, dopo giorni di appostamenti, pedinamenti ed osservazione nella zona, hanno così smascherato l’illecita attività, la cui struttura era organizzata per gestire l’intera catena di lavorazione delle materie prime necessarie, passando all’assemblaggio, per poi ultimare il prodotto con l’apposizione, mediante i clichè contraffatti, del marchio “Hogan”.
In tal modo, si ottenevano scarpe identiche alle originali da immettere sul mercato “parallelo”, provocando così non solo concorrenza sleale e svantaggi economici per le aziende titolari del marchio ma, soprattutto, danni ai consumatori, indotti all’acquisto di prodotti falsi.
L’attività di controllo è stata estesa anche alle modalità di gestione dello smaltimento degli scarti di lavorazione delle calzature, atteso che lo stesso veniva effettuato senza l’osservanza di alcuna prescrizione imposta dalla legge.
I dieci soggetti sorpresi nell’illecita produzione delle scarpe, tutti originari di paesi dell’hinterland napoletano e casertano, sono stati denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Nola per contraffazione marchi e violazione delle norme in materia ambientale.
Sono tuttora in corso le indagini per ricostruire l’intera filiera del falso, partendo dalle rotte di approvvigionamento della merce contraffatta e fino ad arrivare ai venditori al dettaglio, nonché gli accertamenti patrimoniali per recuperare a tassazione i proventi derivanti dall’illecita attività.
Il fenomeno della contraffazione è particolarmente radicato nel territorio casertano e napoletano, in quanto notevole è la richiesta del mercato “nero”, costituito essenzialmente da operatori del settore che svolgono la commercializzazione dei prodotti illegali, soprattutto nei mercati rionali.
L’operazione di servizio condotta rappresenta un’ulteriore conferma dell’impegno profuso dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta nel controllo economico-finanziario del territorio, al fine di tutelare la sicurezza dei cittadini e la libera concorrenza dei mercati.

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