PNALM – AIW: Basta manifestazioni pericolose per l’Orso Marsicano
La scrivente Associazione ha appreso che per il 1° marzo prossimo, nella zona della “Cicerana” ed in particolare nelle sue montagne e vallate prospicienti, sarebbe stata programmata ed autorizzata la ripetizione di una manifestazione del CAI potenzialmente arrecante un gravissimo disturbo ad una delle aree più delicate per la vita dell’Orso marsicano, in quanto nota area di svernamento dello stesso: ovvero, si sta organizzando una cosiddetta “ciaspolata” di massa della cui promozione si è letto in locandine distribuite in vari paesi; anziché una previsione di numero chiuso esse hanno lo scopo, non di limitare il numero di persone che vi parteciperanno né l’area di incidenza, bensì quello di ampliarle il più possibile: ciò ignorando il diritto al silenzio dell’Orso marsicano che utilizza quella zona per lo svernamento. Quindi, prima di tutto il “diritto all’ambiente” dell’uomo, alla faccia di quello alla privacy dell’orso! Il primo basato su un semplice, egoistico e ludico desiderio dell’uomo, mentre la seconda è per l’orso esigenza di vita.
Trattandosi di una manifestazione che ha già avuto un precedente lo scorso anno, quando sempre la scrivente associazione protestò per l’iniziativa, la previsione dell’impatto anche quest’anno sarà di centinaia di partecipanti; ovverosia una presenza umana in contemporanea che dovrebbe essere INAMMISSIBILE in un’area naturale protetta, per di più soggetta a “Riserva integrale” e notorio habitat primario per la vita dell’Orso marsicano, ed in particolare per il suo svernamento. E ciò avverrebbe proprio nel periodo concomitante con il delicato termine di questo evento. Sponsor dell’iniziativa sarebbero sia il Parco Nazionale sia alcuni Comuni della Marsica.
Non è con queste iniziative che si aiuta la sopravvivenza dell’orso. Anzi, proprio per il delicato momento che la specie sta attraversando con tutti i noti problemi mai risolti ed i provvedimenti mai presi per la sua protezione, queste iniziative, così come quelle che avvengono (anch’esse autorizzate!) nel periodo e zone della maturazione del ramno, dovrebbero essere sempre e comunque ASSOLUTAMENTE PROIBITE a tutti, come ci hanno insegnato alcune tribù pellerossa per situazioni similari per la difesa del loro Orso bruno o Grizzly.
Che il turismo sia una voce importante per un Parco Nazionale è indiscutibile, ma questo scopo di un Parco non dovrebbe comunque MAI superare l’importanza primaria di salvaguardare i propri valori naturalistici. Quest’iniziativa della “ciaspolata” in area di svernamento dell’Orso marsicano, per di più in periodo di fine-svernamento, è una cosa semplicemente inaudita, segno di spregio totale per questo valore, sia da parte di chi queste manifestazioni di massa organizza, sia per le autorità che le consentono. O per impedire tali ovvi disturbi ed interferenze da parte dell’uomo c’è bisogno di un costoso studio che ne sancisca il crisma del danno? Se sì, lo si faccia questo studio. Specie se è di tale “copertura” che hanno bisogno le autorità per poter intervenire! Trattandosi anche di una ZPS, ci chiediamo infatti se è stata avviata la procedura di VIA, visto che la si richiede per tante altre iniziative impattanti con la difesa della fauna e del suo habitat? O concomitanti centinaia di persone (furono 250 lo scorso anno) non rappresentano impatto negativo?
In merito ci permettiamo di allegare un autorevole documento sul danno da turismo invernale, a suo tempo diffuso da un istituto faunistico della prestigiosa Università di Monaco di Baviera, tradotto e ripreso in Italia agli albori della scrivente Associazione.
Se si vuole salvare l’Orso marsicano, non si deve considerare il turismo argomento tabù, impegnandosi caparbiamente solo contro allevatori e cacciatori che, al contrario del turismo, se non altro portano anche dei benefici alla sopravvivenza dell’orso. Se si vuole socializzare e fare semplicemente attività ludico-sportive (perché alla fin fine queste sono le vere motivazioni del CAI), per favore, lo si faccia altrove, dove non si arrecano danni alla Natura, all’Orso e, perché no? anche a chi della natura selvaggia desidera la quiete e solitudine e non raduni di massa da Piazza San Pietro o Piazza del Popolo! L’autunno scorso fu fatta una festa del letargo a sostegno dell’orso; oggi col consenso delle stesse autorità gli si farà la festa a quel letargo! Che strano schizofrenico Paese è il nostro!
Comunicato Stampa Associazione Italiana Wilderness a firma del Segretario Generale Franco Zunino