FROSINONE – Stadio e museo, prosegue la querelle sui fondi: la risposta di Piacentini (FI)

Sta diventando veramente noioso e paradossale  leggere ogni giorno come l’opposizione, minacciando anche esposti alla Corte dei Conti, voglia bloccare il nuovo stadio al Casaleno, una struttura sportiva che dovrà ospitare il brillante Frosinone Calcio, una squadra cresciuta anche grazie ad imprenditori che ci credono da anni e che, con grande dispendio di energia, hanno consentito alla città di Frosinone di confrontarsi  con società “elite”  del calcio nazionale . Senza voler accendere una sterile polemica, dico che sarebbe però interessante  ascoltare  de visu quelli che sono i  pareri degli evocati professionisti che stanno partecipando, perché invitati, all’iter procedurale di cui si parla nell’esposto da presentare,  (pareri) sicuramente non in linea con quanto desiderato dal gruppo di opposizione in quanto gli stessi autorevoli consulenti non potrebbero consigliare loro altro che di spostare il confronto sul piano prettamente politico e non tecnico, cosa che, dalla lettura delle  dichiarazioni di oggi, incomincia  a trapelare quando si legge di voler incontrare il sodalizio societario del Frosinone Calcio . Possono stare sereni, perché l’amministrazione Ottaviani, nel rispetto delle procedure,  lavorerà fino in fondo per realizzare il nuovo stadio comunale, da mettere a disposizione del  sodalizio gialloazzurro. E questo dal momento che,  tecnicamente,  le loro argomentazioni non sono supportate da nessun dettato normativo, anzi vi è di più, con il richiamo dei contenuti della circolare della Cassa Depositi e Prestiti  pubblicata in data 4 aprile 2014 ed oggetto di oltre  seimila comunicazioni destinate in buona parte agli Enti Locali che non hanno utilizzato parte dei mutui richiesti e che oggi si trovano ad avere residui inutilizzati . Si  tratta di quasi 2 miliardi di euro, spalmati su 49 mila posizioni di finanziamento di 6.317 Enti Locali, tra cui il nostro Comune di Frosinone, come spiega il direttore generale della Cassa depositi e prestiti dott. Matteo Del Fante,  che sottolinea come la suddetta Cassa “stia  effettuando una campagna massiva di comunicazione verso gli enti perché possano riutilizzare queste risorse per finanziarie nuovi investimenti, o ridurre posizioni debitorie .” Superato l’aspetto tecnico, almeno per quanto ci riguarda, da un punto di vista prettamente politico, siamo d’accordo con l’opposizione, così come abbiamo inteso  anche nel corso dell’ultima seduta di consiglio comunale, per quanto riguarda la possibilità di andare insieme alla Corte Dei Conti per illustrare ognuno le proprie istanze: in particolare, loro per lo stadio, e il resto della città,  insieme a noi,  per le “follie” dell’amministrazione Marini, che ha visto la Presidenza del Consiglio del Dott. Venturi. In particolare:
–          La delibera del consiglio comunale approvata,  con il voto negativo dell’allora opposizione, dall’amministrazione Marini,  relativamente agli oneri fatti pagare per le zone PEEP nella misura risibile  di 7 euro  al metro cubo quando invece l’importo da corrispondere era pari ad almeno 45 euro; il relativo danno per i cittadini di Frosinone ammonta a circa 10 milioni di euro;
–          Fatture non pagate per circa 16 milioni di euro per gli anni 2007/2011;
–          Saldo negativo di Tesoreria alla data del 30 marzo 2012 (sempre all’epoca della giunta Marini), di importo pari a meno  € 11 milioni;
–          Utilizzo improprio di contributi regionali destinati al distretto sanitario B pari ad € 5,5 milioni, utilizzati dalla giunta Marini per attività diverse e non correlate;
–          Debiti verso legali relativi  agli anni 2006/2008, pari ad € 1,6 milioni;
–          Debito verso l’Asi relativo agli anni 2005/2009, pari ad € 1,2 milioni;
–          Mancato incasso di oneri di urbanizzazione per circa 3 milioni di euro .

Per non parlare della “carnevalata” relativa all’  inaugurazione del nuovo Teatro al Casaleno  su aree non di proprietà comunale, per l’importo faraonico di 11 miloni di Euro, roba da far rabbrividire anche Renzo Piano; della mancata realizzazione della strada Monti Lepini, della bocciatura giuridica dell’art. 18, oltre che dell’annullamento totale del piano delle zone PEEP e della sentenza di condanna del Comune di Frosinone relativamente all’esproprio dei terreni necessari alla realizzazione dell’Interporto pari a circa 2,4 milioni di euro.

Questi sono i fatti su cui la minoranza dovrebbe riflettere; allo stesso modo, dovrebbe pensare alle cause che hanno determinato l’attuale difficoltà di gestione economico/finanziaria e riconoscere all’amministrazione Ottaviani  la forza e la volontà  di aver evitato il dissesto, profondendo in questi tre anni di lavoro sacrifici enormi per onorare i debiti (pari a circa 50 milioni di euro) generati dall’amministrazione Marini.

Comunicato Stampa Forza Italia Frosinone a firma Adriano Piacentini

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