SORA – Il ricordo di Suor Elena Mattiucci a dieci anni dalla scomparsa

Oggi la Città di Sora ricorda Suor Elena, Domenica Mattiucci all’anagrafe, nata a Sora il 3 agosto 1934, missionaria in Africa, che dedicò la vita agli altri contribuendo in maniera sostanziale e tangibile allo sviluppo sociale delle comunità in cui ha operato nei 38 anni di presenza nel continente africano.
Suor Elena entra nella Congregazione del Divin Salvatore nel 1948. Dotata di grande sensibilità sente da subito l’esigenza di partire in missione con le proprie consorelle.
Intanto in Africa, nel 1961 il Tanganica ottiene l’Indipendenza e dall’unione con lo Zanzibar nasce nel ’64 la Repubblica della Tanzania. Alla crescita della coscienza nazionale contribuì sicuramente la Congregazione delle Suore del Divin Salvatore che acquistò un hotel trasformandolo in una scuola collegio per la formazione dei bambini e degli adolescenti. Suor Elena, nel ’62, fu tra le artefici di questa missione.

Nel ’68 realizza a sud della Tanzania un progetto di sviluppo sociale per il vescovo Nachingewea e nel ’70 si trasferisce a Nandembo dove introduce forme di allevamento, coltivazione e realizza un centro per l’emancipazione delle donne intitolato alla memoria del vescovo di Sora mons. Biagio Musto. Prosegue negli anni il suo cammino di solidarietà, grazie anche alle donazioni e alla generosità di tanti sorani e  riesce a realizzare un asilo in cui accoglie decine di bambini. Negli anni il centro si doterà di nuovi locali, arredi, attrezzature diventando un centro di vita sociale bene organizzato.

Dopo 38 anni di presenza in Africa viene chiamata a Roma nel 2000. Il 4 gennaio 2001 le viene conferito il premio Città di Sora 2000 e il 2 maggio il premio Donna Inner 2001. Si spegne il 20 marzo 2005 nella casa generalizia della sua Congregazione al Gianicolo.

Oggi, quindi, a distanza di 10 anni dalla sua scomparsa, un pensiero va a questa straordinaria donna, la cui determinazione, generosità ed umanità inorgogliscono la nostra città. Questo giorno è l’occasione per ricordare la vita di Suor Elena, per riflettere sul valore di un’esistenza dedicata all’amore incondizionato per gli altri e a quanto forte e potente possa essere il frutto di tanta nobiltà d’animo.

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